Mary Shelley – scrittrice inglese
Il 1 febbraio di 160 anni fa moriva a Londra Mary Shelley, mamma di ‘Frankenstein’. Figlia della filosofa e antesignana del femminismo, Mary Wollstonecraft, e di uno dei pionieri del pensiero anarchico, William Godwin, Shelley ricevette un’educazione informale e libertaria, in sintonia con le scelte che fece da ragazza
Nel 1814 la diciassettenne Mary si innamoro’ di un discepolo del padre, il poeta Percy Bysshe Shelley, all’epoca gia’ sposato. La giovane scrittrice decise di scappare con lui in Francia, anche se poi, dopo aver girato l’Europa, per mancanza di soldi dovette rientrare in Inghilterra.
Mary era incinta di Percy, ma la figlioletta, nata prematura, mori’ dopo qualche giorno. Nel 1816 i due riuscirono a sposarsi, dopo il suicidio della moglie del poeta. Nonostante l’autrice, come il padre, ripudiasse all’inizio il matrimonio, per poi cambiare idea, alcuni suoi scritti dimostrano pero’ che rimase una radicale per tutta la vita. La scrittrice, infatti, vedeva negli ideali di cooperazione e comprensione, praticati soprattutto dalle donne, una via per riformare la societa’. Queste idee, ovviamente, sfidavano sia l’etica individualistica, proposta dal marito, che le teorie illuministe del padre.
L’ispirazione per la stesura del romanzo che la rese celebre in tutto il mondo, la scrittrice l’ebbe appena l’anno dopo, nel 1817, mentre trascorreva l’estate in Svizzera in compagnia di Lord Byron e John William Polidori. "Ma fu un’estate piovosa e poco clemente", scriveva la Shelley nel 1831, ricordando quel periodo. E racconta che il gruppo di amici passava il tempo davanti al camino leggendo storie di fantasmi e parlando degli esperimenti condotti da Erasmus Darwin, che affermo’ di esser riuscito a rianimare la materia morta, del galvanismo e della possibilita’ di ricomporre e ridare vita alle parti di un essere vivente. L’idea di Frankenstein nacque da un gioco proposto da Byron, in cui ognuno avrebbe dovuto scrivere una storia di fantasmi.
Nel 1818, i coniugi Shelley si trasferirono in Italia, visitando le principali citta’ d’arte senza comunque mai stabilirsi in una localita’ precisa. La spensieratezza di quel periodo, pero’, fu interrotta bruscamente dalla morte dei loro figli William e Clara Everina. Sempre nel Belpaese pero’ venne anche alla luce il loro quarto figlio Percy Florence. Dopo la morte del marito, annegato nel 1822 durante una traversata della baia di La Spezia, la Shelley torno’ in inghilterra per dedicarsi totalmente alla scrittura e al figlio, le uniche cose che riuscivano a darle un sollievo.
Gli ultimi dieci anni della sua vita sono stati contraddistinti dalla malattia, probabilmente un tumore al cervello, che la uccise nel 1851. Conosciuta principalmente per ‘Frankenstein’ fino al 1970, l’opera di Mary Shelley e’ stata approfondita da studi recenti. Ad attrarre molti ricercatori sono stati principalmente romanzi quali ‘Valperga’, ‘Perkin Warbeck’, ‘L’ultimo uomo’, ‘Lodore’ e ‘Falkner’. La sua opera principale inoltre e’ stata oggetto di innumerevoli trasposizioni cinematografiche e teatrali, che hanno rielaborato le vicende del celebre mostro attraverso il musical, l’animazione e la parodia.
fonte ADNKRONOS