<<La necessità di salvaguardare un’attività lavorativa esistente da anni sul territorio palermitano e la regolarizzazione dei cenciaioli storici di Palermo riuniti nell’APAS, non deve essere strumento ed occasione per dare il via a nuove cooperative e ulteriori forme di precariato. E’ stato ipotizzato un percorso che al momento ha avuto anche il mio consenso, che muove dalla necessità di sviluppare la raccolta differenziata aumentandone la percentuale oggi scesa a livelli quasi irrisori, evitando nuova disoccupazione rispetto ai cosiddetti cenciaioli, valorizzandone anche l’esperienza e nello stesso tempo attivando un percorso trasparente che preveda l’appalto europeo per quei servizi che l’Amia non è in grado di erogare.
Tuttavia, anche se ho condiviso questo percorso, sono consapevole dei rischi di strumentalizzazione e mi auguro che non si creino ingiustificate aspettative in novelle cooperative che, a mio avviso, non potrebbero mai avere i requisiti tecnici per svolgere tali attività. Dovremo quindi vigilare a che ciò non avvenga, impedendo nuovo precariato, aspettative e soprattutto irregolari e subdole forme di assunzione. Valuterò quali emendamenti correttivi apportare all’atto per eliminare questi rischi>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia