<<L’Amministrazione comunale continua a non voler risolvere l’annoso problema della Gesip e propone soluzioni impercorribili e inadeguate a dare risposte ai lavoratori, il cui rapporto con il Comune è ovviamente collegato con il bilancio dell’ente. In più occasioni abbiamo chiesto di verificare e procedere con l’abbattimento dell’iva per quei servizi che Gesip eroga e che per la loro natura dovrebbero essere esenti da questa imposizione fiscale. L’abbattimento dell’iva, che oggi fa lievitare i costi dei servizi del 20%, risolverebbe in modo strutturale e permanente il problema dell’insufficienza selle somme stanziate dal Comune per i lavoratori Gesip ( minori spese per i Consigli di Amministrazione, Revisori, Presidenti, auto blu, fitti per locali o per attrezzature, iva ecc).
Inoltre, è indubbio che un’analisi costi-benefici favorirebbe la “stabilizzazione” presso il Comune piuttosto che presso la Gesip. In altri termini, l’esperienza di questa società è stata fallimentare (come del resto quella dell’Amia) sia in relazione alla qualità dei servizi erogati che alle somme utilizzate (70 milioni di euro l’anno) spese senza controlli e senza verifica della congruità. Ritengo che l’Amministrazione abbia il dovere di elaborare un percorso, nel rispetto delle norme, che liquidi questa esperienza fallimentare, riorganizzi la macchina comunale e avvii un processo di riconversione e di tutela di questi lavoratori>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia