<<L’Amministrazione comunale dimostra la sua assoluta incapacità di progettare e creare condizioni di sano sviluppo sociale ed economico, adottando da un lato provvedimenti repressivi come quello che riguarda i lavavetri e dall’altro prevedendo nel suo bilancio comunale solo 34 mila euro per i progetti comunitari. Si tratta di una somma ridicola rispetto alle potenzialità e alle esigenze cittadine. E’ notorio, infatti, che i fondi europei possono essere utilizzati anche per progetti di integrazione sociale e culturale e per l’accoglienza degli immigrati.
Si tratta di milioni di euro che potrebbero essere investiti per la riqualificazione dell’intero territorio, creando occasioni di lavoro per tanti disoccupati e migliorando per molti la qualità della vita. Invece la cosiddetta quinta città d’Italia è incapace di acquisire e utilizzare le ingenti risorse economiche messe a disposizione dall’Unione Europea, e piuttosto che organizzare gli stessi immigrati all’interno di progetti di integrazione, preferisce la repressione, strumento inutile e sterile, anzi costoso per il Comune in termini di impiego del personale>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia