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sabato, 27 luglio 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

La guerra trasversale sulle commissioni – La Spallitta conquista la guida dell’urbanistica

La più ambita tra le commissioni, quella all’Urbanistica, passa nelle mani dell’opposizione. A guidarla da ieri è Nadia Spallitta, del movimento “Un’ altra storia” di Rita Borsellino, eletta presidente anche con i voti del Pdl lealista. La Spallitta, avvocato amministrativista, esperta di urbanistica, è riuscita a far saltare in consiglio comunale la delibera di un progetto di lottizzazione a San Filippo Neri, presentato dalla cooperativa Anemone, dell’architetto Giuseppe Liga, arrestato per associazione mafiosa.
Un voto che ha scatenato la bufera, che ha fatto esplodere contraddizioni sia nel centrodestra che nel centrosinistra. <<Il capogruppo del Pdl, Giulio Tantillo, dopo  questo per lui entusiasmante risultato, adesso si dimetta, segua l’esempio di Davide Faraone>> , attacca Gerlando Inzerillo (Pdl Sicilia), ex presidente della quinta commissione (poi rieletto e subito dopo dimesso), che con il nemico Tantillo si è ritrovato giorni fa seduto sulla stessa poltrona di numero uno dell’Urbanistica. Sull’altro fronte sono partiti gli insulti di Ferrandelli, Idv, all’indirizzo della Spallitta. <<E’ un vergognoso inciucio tra Pd, Un’Altra Storia e Pdl. La Spallitta fino a ieri urlava contro questi accordi, dicendo che mai il centrosinistra ne avrebbe fatto parte. Ora si dimetta subito>>, grida allo scandalo Ferrandelli. La partita delle commissioni si è così conclusa, con la nomina all’ultima presidenza scoperta, che spettava al centrodestra. Non si riusciva a trovare un accordo. E l’opposizione ha fatto valere i quattro voti di Pd, Un’Altra Storia, e del Pdl Sicilia, contro i due del Pdl. Il settimo componente, Giovanni Di Maggio, dell’Udc, si era dichiarato contrario al voto al Pdl. <<Fatevi i vostri accordi, io mi astengo, voterò solo per un candidato di centrosinistra>>, aveva dichiarato fino a ieri la Spallitta, pronta a sostenere Maurizio Pellegrino (Pd). Ma i voti – anche quelli del Pdl (Tantillo e Lombardo) – sono confluiti alla fine su di lei. <<Spero – dice – che Ferrandelli cambi e ritiri le sue dichiarazioni ingiuste. Manterrò la mia linea politica e chiedo al centrosinistra di essere unito nelle scelte in materia di urbanistica. Non farò sconti né sui Prusst, né sui centri commerciali>>. Tantillo, nominato vicepresidente (senza i voti di Spallitta) le manda a dire a Inzerillo : <<Ho sventato l’inciucio tra Inzerillo e il Pd. La richiesta all’inizio era di votare per lui. Inzerillo ha poi impedito al suo collega Elio Ficarra di essere eletto. E allora un nome condiviso era Spallitta. Chiedo a tutti di lasciarla lavorare>>. Le sette commissioni così sono due ciascuna a Pdl, Udc e Pdl Sicilia, e una la conquista Un’Altra Storia.




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