<<La delibera proposta dal centrodestra relativa al regolamento Tarsu non supera nessuna delle criticità che il TAR per ben due volte ha sancito in relazione alle precedenti delibere sull’aumento Tarsu. In primo luogo non è chiara quale sarà la copertura effettiva del costo dei servizi, dal momento che esiste una notevole divergenza tra il dato fornito dall’Amministrazione, che parla di copertura dell’83% del servizio di smaltimento dei rifiuti e il parere dei revisori dei conto, secondo il quale la copertura dei costi dei servizi sarebbe almeno pari al 92% degli stessi.
Non c’è chiarezza neanche sull’effettiva entità dei costi relativi allo smaltimento dei rifiuti. Sotto questa voce e senza alcun parere di congruità, viene inserita l’attività di controllo di Palermo Ambiente (4 milioni circa), i servizi di igiene ambientale della Gesip (circa 3 milioni di euro), lo spazzamento delle caditoie di Amia ESSEMME, i costi del perdonale comunale. Nessuna di queste spese – in violazione di legge – è accompagnata da documenti e certificazioni ufficiali. Ugualmente poco chiara e senza motivazione è l’individuazione dei coefficienti, applicando i quali si determina , in base ai metri quadrati degli immobili, la tariffa da pagare. Invero, la circostanza che esista una direttiva politica del Sindaco in tal senso, non può rappresentare in nessun modo una valida giustificazione del confermato aumento della tassa>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia