La Commissione europea chiede al Governo italiana “chiarimenti sull’applicazione della normativa agli ausiliari tecnici amministrativi delle scuole pubbliche”. E’ quanto emerge dalla risposta che il commissario europeo per l’Impiego, Laszlo Andor ha inviato al deputato Rita Borsellino, che nelle scorse settimane aveva presentato un’interrogazione sulla situazione contrattuale del personale Ata. “La Commissione – dice la Borsellino – ha ricordato che l’Italia, nel recepire la direttiva del ’99 sul lavoro a tempo determinato, ha previsto che uno o più contratti di durata superiore ai tre anni siano considerati contratti a durata indeterminata.
Pertanto, non si spiega come migliaia di ausiliari delle nostre scuole continuino a lavorare in una sorta di precariato a vita”. Da qui, la decisione di Bruxelles di inviare una richiesta di chiarimenti al Governo italiano.
Per Nadia Spallitta, capogruppo di Un’altra Storia al Comune di Palermo, “quello del precariato è un fenomeno tutto italiano che contrasta con i più elementari principi della nostra Costituzione e con le norme europee. La Commissione europea – continua – conferma che la maggioranza dei dipendenti che appartengono alla categoria del personale Ata hanno maturato il diritto alla conversione del loro rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Ci attiveremo in tutte le sedi per la tutela del loro diritto”.
Per Nadia Spallitta, capogruppo di Un’altra Storia al Comune di Palermo, “quello del precariato è un fenomeno tutto italiano che contrasta con i più elementari principi della nostra Costituzione e con le norme europee. La Commissione europea – continua – conferma che la maggioranza dei dipendenti che appartengono alla categoria del personale Ata hanno maturato il diritto alla conversione del loro rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. Ci attiveremo in tutte le sedi per la tutela del loro diritto”.