Dopo i tagli alla Tarsu, il sindaco attacca: <<L’aula provveda>>. L’ombra dello scioglimento
Il Comune alla ricerca di 18 milioni. Uno squilibrio di bilancio dalle imprevedibili conseguenze. Consiglieri comunali a rischio scioglimento. Mentre si riaccendo i riflettori sulla mozione di sfiducia contro Cammarata. E’ la cronaca delle ultime ore. Cammarata scrive al presidente del consiglio comunale Alberto Campagna e al presidente della commissione Bilancio Sebastiano Drago per dire che, dopo il voto del Consiglio che ha ridotto gli introiti della Tarsu riducendo del 9% la tassa per i palermitani costringe l’amministrazione a rifare i conti ma soprattutto, coinvolge nella decisione anche la stessa Sala delle Lapidi (<<ha piena autonomia decisionale>>), così come recita un articolo del testo unico sugli Enti locali.
Che in soldoni potrebbe significare: voi consiglieri avete voluto ridurre gli introiti per il Comune e adesso ci dite anche dove tagliare per recuperare i 18 milioni…(continua)…Il nodo, come fa notare Davide Faraone del Pd, è che a rischio c’è l’esistenza dello stesso consiglio comunale…(continua)….Preoccupazione e prospettive condivise da Nadia Spallitta, capogruppo di Un’Altra Storia: <<E’ ovvio che il sindaco auspichi lo scioglimento dell’organo assembleare che gli consentirebbe di governare come unico amministratore per i prossimi due anni, facendo così ricadere ingiustamente sul Consiglio gli errori e la cattiva gestione che ha portato sostanzialmente al dissesto finanziario del Comune. Mi auguro che i colleghi del centrodestra siano consapevoli di questa probabile operazione rivolta allo scioglimento e che votino, insieme al centrosinistra, la mozione di sfiducia>>…(continua)