<<In piena dichiarazione di disequilibrio finanziario e mentre si fa fatica a reperire le risorse necessarie per la migliore erogazione dei servizi, l’Amministrazione – in violazione delle norme di contabilità e con lesione all’erario comunale – propone inverosimilmente di donare un immobile del valore milionario e di pregio storico e monumentale al teatro Biondo, per coprire i debiti che la cattiva gestione del direttore di questo teatro ha creato.
In particolare, viene proposta la dismissione del collegio “La Sapienza” sito in piazza Magione, bene monumentale la cui ristrutturazione è inserita nel programma triennale delle opere pubbliche (il progetto tra l’altro è stato elaborato da professionisti esterni, con i conseguenti costi per l’Amministrazione comunale) e il cui utilizzo per fini sociali rientra in un più ampio programma di riqualificazione di questa parte della città. E’ impensabile che il patrimonio comunale e quindi cittadino possa essere usato come strumento di garanzia per le banche per l’accensione di mutui milionari da parte della Fondazione Biondo, dal momento che questo atto rappresenta un ingiustificabile depauperamento del demanio comunale e in relazione al quale solleciterò l’intervento urgente della Corte dei conti, anche in riferimento ad un’altra dismissione irregolare già operata per coprire i debiti del Biondo e relativa al complesso monumentale di S. Agata alla Guilla ( oggetto di specifica interrogazione del mio gruppo). Ritengo che sia indispensabile porre fine a questo sperpero incontrollato di denaro e chiederò che la gestione del teatro Biondo sia oggetto di specifica relazione in Consiglio che giustifichi l’ammontare delle spese e le cause dell’indebitamento>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia