<< Tra le caratteristiche negative del bilancio di previsione 2010, si inserisce anche l’assenza di ogni valorizzazione degli aspetti e della vita culturale cittadina che viene inspiegabilmente identificata dal centrosinistra e dal centrodestra nell’attività del teatro Biondo. Viene presentato, infatti, dal consigliere Terminelli e approvato con voto trasversale, un emendamento che conferma 3 milioni e mezzo di euro a favore del Biondo, premiando di fatto la gestione dell’attuale direttore artistico. Così il Consiglio comunale da un lato boccia una mia proposta di emendamento rivolta a salvaguardare l’attività delle produzioni teatrali locali con individuazione di incentivi anche economici per le compagnie e i teatri d’arte; dall’altra salva solo il teatro Biondo, con voto che contraddice nei fatti dichiarazioni e interrogazioni rivolte a far emergere la cattiva gestione di questa fondazione. Il tutto in assenza di un regolamento sulle attività culturali che dal 2007 è all’ordine del giorno senza che inspiegabilmente sia stato ancora trattato.
Contemporaneamente la giunta affida ad una società privata CIVITATE – a titolo gratuito – anzi pagandola circa 1 milione di euro, la gestione economica del patrimonio immobiliare culturale cittadino, che diventerà ulteriore strumento di arricchimento di un privato, che incasserà la parte sostanziosa dei proventi (sbigliettamento, servizio bar, book shop, convegnistica ecc) e di contestuale impoverimento delle casse comunali, tra l’altro con limitazioni della fruizione pubblica del nostro patrimonio (Spasimo, Galleria d’Arte Moderna, Giardini Storici, Biblioteca Comunale, Palazzo Ziino, Palazzo delle Aquile ecc). Ho già chiesto l’intervento della Procura della Corte di conti, perché ritengo che si tratti di un’operazione dannosa sia sotto il profilo culturale che erariale>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia