<<Il rimpasto della giunta certifica l’ingovernabilità della città da parte della coalizione di centrodestra. Sotto il profilo politico bene ha fatto Cammarata ad azzerare la giunta, confermando in tal modo l’incapacità della sua amministrazione di gestire la città e di perseguire gli obiettivi del suo programma elettorale. L’ennesimo rimpasto rappresenta una vera e propria dichiarazione di fallimento della sua gestione, anche se il primo cittadino pecca di incoerenza in quanto dovrebbe più correttamente rassegnare il suo mandato, poiché è lui il principale responsabile di tale fallimento.
Sotto il profilo giuridico l’atto è viziato per violazione di legge, dal momento che le norme escludono che possa essere consentito al sindaco di procedere con continue revoche dei componenti dell’intera giunta, peraltro senza darne l’obbligatoria e motivata comunicazione al Consiglio comunale. A mio avviso sono gravi le responsabilità politiche di Cammarata, infatti la candidatura di un sindaco presuppone lo svolgimento di un programma elettorale del quale è chiamato a rispondere ai cittadini oltre che al Consiglio (da realizzare con assessori la cui lista è in buona parta presentata al momento della candidatura), e non è sicuramente un caso che il primo cittadino abbia sistematicamente omesso di presentare la relazione semestrale sullo stato di attuazione del suo programma, adempimento che ha una forte connotazione politica oltre che giuridica, a tal punto che la mancata relazione rappresenta anche una delle cause di rimozione del sindaco stesso. In sintesi, Cammarata non può continuare impunemente a svolgere un ruolo che non è più in grado di mantenere, come il voto di sfiducia ed oggi l’azzeramento della giunta dimostrano>>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia