<< I principi di buon andamento, efficienza ed economicità della spesa pubblica, che dovrebbero guidare le scelte della Pubblica Amministrazione, sono stati del tutto disattesi con l’esternalizzazione del servizio relativo alla gestione della Galleria d’Arte Moderna e del patrimonio monumentale del Comune. Ed infatti, l’intera operazione già attuata precedentemente, aveva “fruttato” all’Amministrazione la cifra di ben 70 mila euro : in altri termini concediamo gratuitamente tutto il patrimonio comunale – del valore milionario – ad un soggetto esterno e conferiamo allo stesso soggetto privato 900 mila euro per averne un ricavati approssimativo di 70 mila euro ( non essendo cambiate le condizioni rispetto agli anni precedenti).
Sarebbe interessante sapere chi ha proposto questa così “vantaggiosa” operazione e chi ha effettuato l’analisi costi-benefici. Domanda alla quale l’Amministrazione, ad oggi, non ha dato risposta. A questo si aggiunga il danno all’erario che deriva dalla mancata utilizzazione di 250 collaboratori turistici e culturali stabilizzati proprio con questo profilo, e circa 30 assistenti turistici e culturali dotati di alta professionalità e adeguate competenze e che avrebbero potuto garantire – senza costi – gli stessi servizi al pubblico e le cui capacità vengono frustrate ingiustificatamente dall’Amministrazione. Ugualmente atipica appare la posizione del dirigente della Galleria d’Arte Moderna, che sembrerebbe occupare questo ruolo ininterrottamente da circa 20 anni, con buona pace dei principi di trasparenza, imparzialità e rotazione dei dirigenti che da anni operano per le Amministrazioni locali. Sto predisponendo un’ulteriore interrogazione su questi elementi, perché ritengo la sussistenza del danno all’erario e la necessità che la Corte dei conti intervenga a fare luce e chiarezza>>.