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venerdì, 20 febbraio 2015
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Nadia Spallitta

Comune e “sperpero di denaro pubblico”.

"Nonostante i rilievi della Corte dei Conti, continua lo sperpero di denaro pubblico. E’ del tutto illegittima ed arreca un danno all’Erario, la delibera con la quale si approva il progetto triennale per un piano di comunicazione del complessivo valore di un milione e duecentomila euro (di cui 324 mila per il 2009), proposto dalla società Server Srl". Lo dice Nadia Spallitta, consigliere comunale del gruppo Un’Altra Storia.
"Intanto – aggiunge – singolare che in una situazione di crisi venga considerato servizio essenziale e prioritario un piano di comunicazione, ciò una attività pubblicitaria.
Inoltre, l’amministrazione non poteva comprare progetti e procedere con una trattativa privata, come invece ha fatto, in presenza di importi di tale rilevanza, ma doveva esperire una gara pubblica". Per Spallitta "sarebbe interessante accertare se questa società sia la stessa che ha predisposto il sito del sindaco in occasione della sua candidatura". Trasmetteremo la delibera alla Corte dei Conti, affinché – conclude – ne verifichi la regolarità e i profili di danno all’Erario".
 
Il consigliere comunale di Un’Altra Storia, Nadia Spallitta, sottolinea che insieme all’elenco annuale delle opere pubbliche è stato approvato in Consiglio comunale "un ordine del giorno da me predisposto che impone agli uffici di dare priorità assoluta agli interventi rivolti alla messa in sicurezza degli edifici scolastici comunali, al fine di assicurarne le condizioni di agibilità, e rivolti altresì all’abbattimento delle barriere architettoniche, soprattutto in prossimità di alcune scuole".
"Spero di aver dato, in tal modo, un contributo per la soluzione di annosi problemi da tempo sollevati dal alcuni dirigenti scolastici – dice – e fino a oggi rimasti ingiustificatamente privi di riscontri. Ritengo indispensabile che il Comune si adoperi per rendere vivibile la città, soprattutto per i cittadini che per le loro vicende personali vessano in condizioni di maggiore disagio"
 

 




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