UN BIGLIETTO da 2 euro per visitare Palazzo delle Aquile: da martedì 23 novembre parte la rivoluzione dei siti culturali del Comune. Visite a pagamento non soltanto alla Galleria d’arte modernaea Palazzo Ziino, ma anche nei palazzi e nei giardini storici. Il Comune dalle casse vuote prova a incassare di più dai suoi monumenti contando di portare gli introiti da 78 milaa 105 mila euro all’anno.
A luglio scorso il Comune ha affidato alla società Civita servizi, che gestisce già la biglietteria della galleria di piazza Sant’Anna, l’appalto triennale per la gestione degli ingressi di tutti i siti comunali. Dalla prossima settimana chi vorrà visitare Palazzo delle Aquile dovrà pagare 2 euro: ma con un inconveniente. La biglietteria non sarà dentro il municipio «per ragioni tecniche»: il secondo ingresso del palazzo è chiuso per motivi di sicurezza e l’unico accesso è troppo stretto per accogliere una biglietteria. Così i visitatori saranno costretti ad andare alla Galleria di piazza Sant’Anna per acquistare il ticket. «Sono due passi», dice Antonella Purpura, dirigente del settore Cultura. Il biglietto verrà introdotto nonostante buona parte del palazzo necessiti di una ristrutturazione: «Chi sceglierà la visita guidata, riservata ai gruppi, farà un itinerario ristretto, ma comunque significativo» spiega la Purpura che ha cominciato la sua carriera proprio come guida turistica al Palazzo di città. Il prezzo dell’ingresso sarà ridotto a un euro per i gruppi di 15 persone, gli adulti over 60 e giovani tra i 19 e i 25 anni. Si pagheranno 2 euro anche per visitare gli altri palazzi comunali: palazzo Galletti, in piazza Marina, e palazzo Palagonia, in via Quattro Aprile. «Per questi due palazzi, considerato che ospitano principalmente uffici, le visite saranno organizzate su prenotazione». Dal 23 novembre l’assessorato attiverà in piazza Sant’Anna il centro servizi informazioni aperto ai visitatori tutti i giorni tranne il lunedì. Si pagheranno 2 euro pure per le visite alla chiesa sconsacrata dello Spasimo: ma nel sito, al momento chiuso per una pulizia radicale, l’ingresso a pagamento partirà probabilmente a dicembre. Alla Gipsoteca di Palazzo Ziino il biglietto intero costerà 5 euro, mentre alla Galleria d’arte moderna resterà di 7 euro. Previsto un biglietto tra i 5 e i 10 euro anche per eventuali esposizioni all’Archivio storico e alla Biblioteca comunale di Casa Professa. Ci sarà un ticket pure per effettuare visite guidate ai giardini storici: il Giardino Inglese, Villa Trabia, Villa Garibaldi e Villa Giulia. «Ma le visite ai giardini, al momento, saranno soltanto su prenotazione, considerato lo stato di alcuni spazi, per esempio il Giardino Inglese transennato in gran parte». La Purpura difende la scelta di far pagare un biglietto: «Due euro sono davvero una piccola spesa – dice – introdurre il ticket per noi ha un doppio significato: da un lato incassare somme che possono essere destinate proprio a migliorare i palazzi, dall’altro stimolare un maggiore rispetto per i monumenti. Pagare un biglietto, anche se si tratta di una cifra simbolica, può aiutare ad avere maggiore considerazione». Ma sul caso è polemica politica: Nadia Spallitta, capogruppo di Un’Altra storia, ha presentato tre interrogazioni sull’appalto tra il Comune e Civita. «Il Comune paga un milione di euro nel triennio per concedere gratis a privati la gestione di tutti gli spazi monumentali comunali – dice – Cosa ottiene in cambio? Praticamente niente, considerato che ci spetta soltanto il 5 per cento dello sbigliettamento. E il 5 per cento anche sugli altri servizi, dal ristorante al bookshop, che sono invece ben remunerativi peri privati». La Spallitta si domanda come mai si affidi a terzi un servizio che poteva essere svolto anche da personale comunale: «Ci sono 240 lsu stabilizzati proprio per lavorare nei siti culturali». Per Salvatore Orlando, Italia dei valori, far pagare un biglietto per visitare Palazzo delle Aquile è «una follia»: «Pagare per vedere cosa? Le crepe sui muri e sui tetti, i divani bucati e i cavi scoperti? Più che una visita e un tour dell’orrore che dimostra come si può lasciar distruggere dall’incuria il palazzo simbolo della città». «Ho già risposto alle interrogazioni, non risponderò anche alle polemiche», dice l’assessore alla Cultura Giampiero Cannella.