Daniele Romano
Il sogno
Sogno un governo con Vendola-Bersani presidente del consiglio, -Abbado-Sollima-Fò-benigni-Grillo ministro della cultura, un docente ricercatore precario- M.Hack- R.L.Montalcini dell’istruzione, Di Pietro-Caselli-Boccassini-Ingroia-Palamara Grasso della giustizia, L.Orlando esteri, un ingegnere sostenitore del software libero Pubblica amministrazione e Innovazione, Gino strada solidarietà e sostegno, Ermete Realacci dell’ambiente e turismo, un poliziotto dell’interno, un pacifista difesa, Prodi economia, un’ ambientalista agricoltura, ingegnere ambientalista trasporti, un laureato precario storico lavoro, I. Marino salute.
Sogno un paese governato da tecnici, poeti, artisti, artigiani, insegnanti, sportivi, e non da imprenditori in costante conflitto di interesse, ed avvocati pronti a trovare leggi e cavilli ad personam.
Sogno un paese dove lo stato sia un amico del cittadino e non un ostacolo, che dia sostegno partendo dal basso (malati, vecchi, bambini, poveri, diversi, disoccupati, ecc…) e non dall’alto (onorevoli, nobili e potentati vari). Sogno un paese dove non ci sia chi dopo una vita di lavoro precario debba elemosinare le medicine o il pane quotidiano, e chi ha “lavorato”, grazie a raccomandazioni o solo per poco tempo, goda di una pensione che umilia il lavoratore onesto.
Sogno un paese dove si va a votare per un ideale, un sogno, per un desiderio di giustizia, e non per una raccomandazione o peggio 50€ o un fustino di detersivo o una ricarica telefonica.
Sogno un paese che sia una guida ed un esempio per gli altri paesi del mondo, e che si sforzi ad unire e coordinare una politica internazionale basata sulla solidarietà, collaborazione e non violenza.
Sogno un paese dove la sanità sia pubblica, gratuita ed efficiente, dove chi ha bisogno di un dottore non debba aspettare più di qualche minuto al pronto soccorso e qualche giorno per un esame, e che accolga sia i poveri che gli emigrati come se fossero dei loro parenti.
Sogno un paese dove le forze di pubblica sicurezza siano realmente tra e per la gente, con la massima collaborazione tra politica magistratura e polizia, e se un cittadino chiede aiuto telefonicamente si veda arrivare una macchina della polizia entro 5 minuti, e dove la giustizia sia veramente giusta e compassionevole.
Sogno un paese dove chi cerca lavoro, trovi un ufficio di collocamento veramente efficiente che metta in contatto domanda e offerta sia pubblica che privata, e dove le assunzioni pubbliche siano solo ed esclusivamente conseguenza di concorso in cui non ci siano dubbi di correttezza e trasparenza.
Sogno un paese che esporti in tutto il mondo la propria cultura unica e millenaria, che investa sulla scuola e su tutti i tipi di arte, dalla musica alla danza, dalla pittura alla poesia, dall’archeologia al software libero, e che tratti lo sport come una medicina per il corpo e per la mente.
Sogno un paese dove l’ambiente sia una ricchezza da curare come si cura la propria madre o i propri figli, e non sfruttato e privato delle sue ricchezze.
Sogno un paese dove l’agricoltura sia vista come un risorsa fruttuosa, biologica, salutare e rispettosa dell’ambiente, capace di far vivere dignitosamente migliaia di famiglie.
Sogno un paese dove l’energia sia veramente pulita, ecologica, e dove non ci sia la corsa a produrne di più, ma a consumarne di meno (no nucleare).
Sogno un paese dove l’immondizia non sia un fardello da lasciare ai nostri figli nascosta sotto terra, ma che sia una risorsa da riciclare e valorizzare, e non si creino montagne puzzolenti ma si cerchi di produrne molto meno.
Sogno un paese dove le donne abbiano il 50% delle candidature e altrettanti posti di comando.
Sogno un paese dove l’economia abbia come principale obbiettivo il bene diffuso tra tutta la popolazione, e che non crei sempre più ricchi e sempre più poveri.
Sogno un paese dove il fisco sia un mezzo per ricevere servizi e non un nemico opprimente da evitare a tutti i costi, che faccia pagare di più chi guadagna di più e che imponga tasse che siano moralmente giuste.
Sogno un paese dove la famiglia non sia solo cristiana, ma che sia liberamente e diversamente auto-formante, e veramente sostenuta dallo stato nelle sue difficoltà quotidiane.
Sogno un paese che accolga l’emigrato come un amico che viene da lontano, e non come un intruso.
Sogno un paese dove l’informazione sia veramente libera e pluralista, con internet 100% libero.
Sogno un paese dove le infrastrutture siano efficaci e rispettose dell’ambiente (+ ferrovie, auto e moto ecologiche, biciclette ecc..), con i sevizi pubblici a basso costo e gratuiti per i più deboli, senza cattedrali nel deserto (no ponte).
Sogno un paese solidale con i più svantaggiati, che vada incontro a barboni, alcolizzati, tossicodipendenti ed emigrati e che sia forte con i forti e un aiuto per i più deboli.
La soluzione … svegliamoci
Il governo deve essere composto da politici-tecnici (ministro della giustizia un giurista, dell’istruzione un insegnante, dei trasporti un ingegnere ecc…) che abbiano come obbiettivo il bene comune.
Ci vorrebbe un ministero dei consumatori e del cittadino, che difenda l’uomo comune da soprusi e negligenze causate dallo stato o da privati, per cui lotta ai privilegi ma salvaguardia dei diritti.
Ci vorrebbe una sorta di comitato di controllo multi disciplinare delle opere pubbliche composto da saggi di chiara fama e gente comune, sorteggiati da una lista nazionale.
Abolizione immediata delle province e passaggio delle relative competenze ai comuni.
Sarebbe bello avere la camera dei deputati regolarmente eletta, ed il senato formato da bambini, giovani, anziani nominati per sorteggio casuale, o eletti nelle scuole o nei posti di lavoro che rimangano in carica per non più di un anno e che siano affiancati da senatori a vita dall’indubbia fama internazionale come premi nobel o altri riconoscimenti esclusivamente super partes.
Un dipendente statale può avere solo 1 incarico retribuito più uno non retribuito, e non deve guadagnare spropositatamente rispetto la media degli altri stipendi statali (un deputato, ministro, funzionario, dirigente ecc…non più di 100.000€ l’anno). Lo stesso principio vale per le pensioni (basta con le pensioni d’oro)che devono essere solo di anzianità o legate a lavori particolarmente usuranti o a motivi di salute.
Le pensioni minime devono permettere di vivere dignitosamente, specialmente chi ha passato una vita da precario (1 anziano solo almeno 500€ + casa popolare o casa famiglia e l’assistenza sanitaria domiciliare e gratuita) e per chi lo richiede un’attività retribuita che li faccia sentire ancora utili per la società.
Per evitare brogli alle urne nei seggi bisogna far votare come in America, senza tende che coprono eventuali irregolarità, e con meno seggi ma più controllati dalle forze dell’ordine e dai rappresentanti dei partiti.
La sanità deve essere più domiciliare, con team sulle ambulanze che visitino a domicilio, pronto soccorsi che siano centri di smistamento e primo soccorso (e non posteggi), con ospedali operativi H24 in modo da abbattere le liste di attesa e un sistema si prenotazione unico on-line o telefonico, (prevenire è meglio che curare).
Unificare carabinieri ed esercito in un unico corpo che a livello internazionale sia esclusivamente in ambito NATO o ONU, che collabori con la polizia per il controllo del territorio, più agenti in borghese e nessuno in ufficio con personale civile.
La giustizia deve essere più veloce, organizzata e soprattutto giusta ed indipendente.
Le assunzioni pubbliche (e di qualsiasi partecipata) devono essere esclusivamente affidate a concorso, con soli test a risposta multipla con esito immediato in modo da impedire qualsiasi discrezionalità e raccomandazioni, (10 min. dopo la conclusione del concorso si saprà la graduatoria). Chi più studia più guadagna, ma che ci siano posti anche per chi ha bisogno di un lavoro onesto senza aver studiato.
La cultura è la nostra materia prima, e l’unica maniera per fare concorrenza alla Cina e agli altri paesi a bassa mano d’opera è produrre ed esportare musicisti, scrittori, pittori, ballerini, atleti, attori, restauratori, dottori, ingegneri, architetti, programmatori, artigiani, inventori, ecc… per cui investire principalmente e senza badare a spese sulla scuola pubblica (insegnante di classe, pc, tempo prolungato).
L’ambiente deve essere tutelato soprattutto con la prevenzione, curando le manutenzioni tutto l’anno e combattendo speculazioni edilizie ed abusivismo. Bisogna ripopolare le campagne con incentivi e sostegni.
Sia per l’energia che per la spazzatura bisogna produrne di meno, riciclando, e ricercando ecologicamente.
La soluzione per l’agricoltura e l’immondizia è il KM. 0, ogni comune anche piccolo deve smaltire la propria spazzatura all’interno del proprio territorio obbligatoriamente e differenziando al 100%, e si creino incentivi per vendere prodotti locali, che costino meno grazie alla filiera cortissima produttore-consumatore.
L’economia deve essere basata sulle alte tecnologie, la cultura ed il terziario, pagando meno tasse ma tutti, tassando di più banche, beni di lusso e combattendo le speculazioni.
Le infrastrutture devo essere prima di tutto capillari, con strade scorrevoli, piste ciclabili, servizi pubblici efficienti ed a basso costo, solo dopo si potranno realizzare alte velocità, megaponti, ecc..
Daniele Romano