<<Gli uffici del centro storico segnalano, in relazione ad un’interrogazione presentata dal mio gruppo, una situazione piuttosto allarmante, in riferimento alla mappatura dei rischi nel centro storico. Emerge, infatti, che alla data del dicembre 2010, sono ben 1.406 gli immobili a rischio, di cui circa 700 pericolanti (e di questi 356 con pericolo di crollo imminente) e i restanti 700 in stato di forte degrado. L’Amministrazione, per la carenza di fondi assegnati a questo settore, annualmente riesce a eliminare il pericolo solo su 6/8 unità edilizie, per interventi sostituivi in danno dei proprietari inadempienti, che per lo più – senza sanzioni da parte della pubblica amministrazione – hanno abbandonato negli anni i loro immobili. Si tratta di un numero evidentemente irrisorio e inidoneo a garantire la sicurezza dei cittadini. Non risulta, del resto, che l’Amministrazione abbia in nessun modo programmato e investito le risorse occorrenti per l’eliminazione di questi rischi.
Ne consegue che, attualmente , potrebbe avverarsi il crollo di centinaia di immobili nel nostro centro storico. D’altro canto l’Amministrazione non è neanche attrezzata per alloggiare le famiglie da sgomberare in presenza di rischi o di crolli, non avendo mai affrontato – in modo strutturale e razionale – tale emergenza. Per questo motivo, dal 2002 ad oggi, sono state sgomberate solo 30 famiglie. Le altre continuano a vivere in immobili degradati e fatiscenti. Per completare il quadro, che denota l’incapacità dell’Amministrazione di dare soluzioni a questo annoso problema, deve sottolinearsi anche il danno all’erario che gli interventi sostitutivi su immobili ad alto rischio hanno determinato; infatti, mediamente sulle somme anticipate, il Comune riesce a recuperarne – in un lungo arco di tempo – solo il 25%. Non è migliore la situazione degli edifici pubblici. Per quelli inseriti nella mappa del rischio, il Consiglio Comunale ha assegnato 2 milioni di euro per il pronto intervento e la messa in sicurezza di immobili di proprietà comunale degradati, e rientranti nella mappatura del rischio, stanziamento che tuttavia – ad oggi – non è stato in concreto impegnato in mancanza delle progettazioni esecutive. Di fronte a questo grave stato di cose, è irresponsabile il ritardo dell’Amministrazione comunale nella presentazione del bilancio di previsione 2011, che per legge avrebbe dovuto essere presentato al Consiglio già nel dicembre scorso. Infatti, è indispensabile che nella nuova programmazione economica si affronti – una volta per tutte – la questione delle emergenze edilizie del centro storico, a salvaguardia della salute e della incolumità dei cittadini, ma altresì a tutela di un patrimonio storico che, anno dopo anno, si degrada e si perde.>>
Nadia Spallitta (SEL) presidente Commissione Urbanistica