Slitta ancora l’approvazione del regolamento sui gazebo. Ieri l’ennesima fumata nera, con la seduta d’Aula che alla fine è saltata per mancanza del numero legale. Non c’è ancora sintesi tra le diverse «anime» di Sala delle Lapidi e per uscire dall’impasse domani, alle 11, dovrebbe riunirsi la conferenza dei capigruppo.
La maggioranza dei consiglieri, senza distinzione di partito, è propensa a votare un regolamento che autorizzi concessioni dei gazebo solo sui marciapiedi e non sulla carreggiata. Anche se c’è chi, in attesa di trovare un accordo, spinge per varare nel frattempo almeno il regolamento che disciplini l’installazione di ombrelloni, sedie e tavolini. Ma non è tutto. Il timore di alcuni inquilini di Sala delle Lapidi è che, qualora l’amministrazione decida di pedonalizzare certe zone dove ci sono gazebo abusivi, di fatto si avalli una sanatoria. «Nel momento in cui verrà approvato il regolamento – dice Felice Bruscia, assessore comunale alle Attività produttive – chi è già autorizzato o ha una concessione in corso di rinnovo avrà un anno di tempo per mettersi in regola in base alle nuove disposizioni». Pur in presenza di un regolamento varato dal Consiglio comunale, ci sarebbe il rischio che anche le concessioni regolarmente rilasciate possano essere carta straccia. A stabilirlo è una sentenza della Terza sezione del Tar Sicilia, richiamata da Nadia Spallitta (Un’Altra Storia) secondo cui «anche ai gazebo allocati su suolo pubblico, non può essere rilasciata la concessione di suolo pubblico qualora il Comune non si sia dotato del piano del commercio su aree pubbliche». Piano che, neanche a dirlo, non è mai stato adottato dall’amministrazione comunale. In mattinata il Consiglio ha approvato due debiti fuori bilancio affinché vengano riconosciute le esposizioni bancarie di Palermo Ambiente, che ha fatto ricorso ad un prestito per pagare in tempo utile gli stipendi ai lavoratori. Alla votazione non hanno preso parte Idv, Pd e Un’Altra Storia, i cui esponenti sono usciti fuori dall’Aula. Mentre si è astenuto l’Mpa. Per Manfredi Agnello (Fds) «non votando questi debiti, si sarebbe continuato a pagare gli interessi». Tuona Nadia Spallitta: «L’amministrazione non può usare i debiti fuori bilancio – che sono un istituto eccezionale, da utilizzare per casi imprevisti e imprevedibili – per la spesa corrente, quale è quella per il personale di Palermo Ambiente. Chiederò una verifica alla Corte dei conti. Il debito fuori bilancio rende poco trasparente l’azione contabile di una Pubblica amministrazione>>.