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giovedì, 21 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Interr.Bene confiscato alla mafia assegnato al comune di Palermo usato come rifugio da un latitante.

AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI PALERMO
Interrogazione con risposta scritta
 
Oggetto: Bene confiscato alla mafia assegnato al comune di Palermo usato come rifugio da un latitante.
      
      Lo scrivente Gruppo consiliare, avendo appreso dai mezzi di comunicazione l’avvenuto arresto di un ricercato palermitano (Filippo Maurizio Polizzotto), condannato ad otto anni di reclusione per rapina e altri reati, che trascorreva la sua latitanza in un bunker arredato ricavato sotto una villa di via Trabucco, confiscata alla mafia nel 1993 con provvedimento divenuto irrevocabile nel 1998, successivamente assegnata al comune di Palermo,
CHIEDE  DI CONOSCERE
      
1) In quale anno la villa di via Trabucco sia stata assegnata al comune di Palermo, dei cui atti si chiede copia.
2) Se la villa di via Trabucco sia stata assegnata dal comune di Palermo a terzi per lo svolgimento di attività conformi alle previsioni della vigente normativa, nel qual caso si chiede:
a. copia dei provvedimenti di assegnazione;
b. di specificare se i provvedimenti di assegnazione siano stati posti in essere a seguito dell’espletamento di un bando pubblico, di cui si chiede copia comprensiva degli atti attestanti le successive fasi della gara (pubblicazione del bando, esperimento della gara attestato dai verbali della commissione, graduatoria, assegnazione e relativo contratto stipulato tra le parti in causa);
c. il nominativo degli assegnatari, allegando copia della certificazione antimafia richiesta dalla vigente normativa.
3) Qualora la villa di via Trabucco risultasse non assegnata dal comune di Palermo, si chiede di conoscerne dettagliatamente le motivazioni, specificando:
a. se siano state acquisite agli atti del comune di Palermo richieste di utilizzo dell’immobile, anche spontanee cioè non a seguito di avvisi pubblici, rimaste inesitate, nel qual caso si chiede di conoscerne dettagliatamente le motivazioni addotte.
4) Copia dei verbali dei  sopralluoghi disposti ed effettuali dall’Amministrazione comunale per verificare lo stato d’uso del bene confiscato di via Trabucco e/o l’utilizzo conforme all’atto di concessione da parte degli assegnatari, specificando se dai rilievi tecnici (di cui si chiede copia),  presumibilmente effettuati all’atto dell’acquisizione della villa di via Trabucco al patrimonio immobiliare comunale, fosse stato individuato il locale sotterraneo utilizzato quale rifugio dal latitante.
5) Copia gli atti posti in essere in relazione alla villa di via Trabucco dal gruppo ispettivo, costituito dal 2005, preposto al periodico monitoraggio dell’attività svolta dagli assegnatari dei beni confiscati, rispetto a cui si chiede:
a. di conoscere  il nominativo dei componenti ed i relativi atti di nomina.
6) Le eventuali spese sostenute per la manutenzione ordinaria e/o straordinaria dell’immobile di via Trabucco e per le utenze da parte dell’Amministrazione comunale e/o dagli assegnatari.
7) Copia dell’esito dei controlli giudiziari e/o amministrativi avviati dalla Polizia Municipale per la verifica del corretto utilizzo dei beni confiscati dati in concessione dall’Amministrazione comunale, con particolare riferimento alla villa di via Trabucco.
8) L’elenco completo con relative caratteristiche (tipologia, ubicazione, superficie, destinazione urbanistica, stato dei luoghi, ecc.) dei beni confiscati alla mafia che siano stati assegnati al comune di Palermo dall’Agenzia del Demanio e/o dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia (dal 2002 ad oggi) per essere poi utilizzati a fini sociali e/o istituzionali.
9) L’elenco completo dei beni confiscati alla mafia assegnati dal comune di Palermo ad associazioni e/o cooperative per essere poi utilizzati a fini sociali, specificando:
a. la denominazione degli assegnatari, allegando copia della certificazione antimafia;
b. gli obiettivi e/o progetti.
10) L’elenco completo dei beni confiscati alla mafia non assegnati dal comune di Palermo perché destinati a finalità istituzionali, specificandone la destinazione.
11) L’elenco completo dei beni confiscati alla mafia la cui assegnazione sia decaduta, anche per rinuncia, e/o sia stata oggetto di provvedimento di revoca da parte dell’Amministrazione comunale, allegando copia dei provvedimenti da cui si possano evincere dettagliatamente le relative motivazioni.
12) In riferimento all’avviso pubblico del 08/03/2010 per la “concessione gratuita a terzi aventi diritto dei beni confiscati alla criminalità organizzata”, peraltro oggetto di una ns. precedente richiesta di accesso agli atti rimasta di fatto inevasa, si chiede:
a. di conoscere se si sia concluso l’iter del procedimento di assegnazione dei beni in base ai criteri di cui all’avviso pubblico del 08/03/2010;
b. di conoscere le motivazioni  dell’eventuale mancata definizione della procedura.
 
13) Qualora si fosse concluso il procedimento di assegnazione, si chiede:
a.  di conoscere a quali soggetti siano stati assegnati i beni di cui all’elenco facente parte integrante dell’avviso pubblico;
b. copia dei relativi atti di affidamento;
c. copia delle istanze presentate, da cui si possano evincere i singoli immobili prescelti dall’elenco dei beni disponibili;
d. copia delle istanze accolte specificando:
i. per quali immobili siano state presentate;
ii. per quali motivazioni siano state accolte;
e. copia delle istanze rigettate specificando:
i. per quali immobili siano state presentate;
ii. per quali motivazioni siano state rigettate;
f. la composizione della commissione esaminatrice.
g. i criteri di selezione adottati ed i relativi punteggi assegnati;
h. se siano stati utilizzati beni disponibili in elenco per finalità abitative specificando, in caso negativo le motivazioni addotte, in caso affermativo, si chiede di conoscere:
i. i soggetti affidatari;
ii. i criteri e le modalità di affidamento adottate. 
i. di conoscere i beni confiscati per cui l’Amministrazione comunale abbia ravvisato l’esistenza di scopi istituzionali soltanto dopo la pubblicazione del bando, con allegata copia del relativo decreto di assegnazione al comune di Palermo da parte dell’Agenzia del Demanio e/o dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia, indicando:
i. i nominativi delle Associazioni eliminate di fatto dalla gara avendo prescelto, pena l’esclusione, un unico bene confiscato dall’elenco facente parte integrante dell’avviso pubblico, immobile che è stato reso indisponibile da un provvedimento dell’Amministrazione comunale successivo alla pubblicazione del bando;
ii. con quali provvedimenti, di cui si chiede copia, sia stata ravvisata la rilevanza istituzionale degli immobili confiscati oggetto del bando e successivamente sottratti all’assegnazione a terzi;
iii. la motivazione dettagliata dei  suddetti provvedimenti;
iv. il nominativo del Responsabile del procedimento e/o del provvedimento;
v. l’attuale impiego degli immobili oggetto del bando del 2010 sottratti all’ assegnazione per fini istituzionali;
vi. in caso di mancata utilizzazione, si chiede di conoscerne le cause anche alla luce del danno all’erario che ne può derivare.
14) Quali siano gli immobili in atto rimasti disponibili per l’assegnazione a terzi, di cui si chiede copia del relativo elenco.
15) Quando si ritiene possa essere pubblicato il nuovo avviso pubblico per l’assegnazione dei beni ancora disponibili.
       
 LA CAPOGRUPPO    
       Nadia Spallitta



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