<< “Le mani sulla città” , non è solo il titolo di un bel film di Francesco Rosi, ma è quello che potrebbe accadere realmente a Palermo ad opera degli ultimi colpi di coda di un’Amministrazione che, pur non avendo più i numeri per governare, tuttavia non dismette il suo atteggiamento prepotente ed arrogante. La commissione urbanistica si occupa di atti di grande rilevanza economica e strategica, delicati ed importanti per il futuro della città, e certamente intorno alle scelte urbanistiche ruota anche molto del potere e del consenso elettorale.
Così tra i provvedimenti probabilmente più ambiti – per le loro refluenze anche economiche – dell’uscente Amministrazione, si inserisce lo studio preliminare per il Peep con i suoi 18.000 nuovi alloggi stimati come fabbisogno abitativo di Palermo, attraverso una proposta , a mio avviso, illegittima – anche perché ancorata alla situazione del 1991 piuttosto che, come per legge, a quella del 2011 – e che se attuata, in questi termini, determinerebbe una colata inarrestabile di cemento. Ugualmente ambiti sono i Prusst : 70 varianti allo strumento urbanistico, per lo più in aree di verde, localizzate talvolta in zone collinari o assoggettate a vincoli per elevati rischi idrogeologici che, senza perseguire nessun reale interesse pubblico, possono determinare danni all’economia e devastazione del territorio. Ma forse il progetto più desiderato è quello di regalare un’altra mega variante urbanistica a Zamparini, perché realizzi i suoi 700 alloggi -magari in aree rigorosamente di verde agricolo – e un altro mega centro commerciale con accessori ( leggasi nuovo stadio). Progetti questi che non solo non condivido, ma che ritengo, anche per come sono formulati, oggettivamente dannosi per la sana e regolare crescita di Palermo. Ovviamente un presidente come me , che si oppone a questi e ad altri atti che ritiene lesivi dell’interesse pubblico, è scomodo e deve essere rimosso. In questo contesto vanno letti i tentativi di isolamento e i numerosi e periodici attacchi alla persona ed al suo ruolo di presidente della commissione Urbanistica, che da alcuni mesi l’Amministrazione comunale attraverso il presidente del consiglio Alberto Campagna, e il più fedele delfino, Giuseppe Milazzo, muovono al mio indirizzo. In particolare il consigliere Milazzo , sostanzialmente ad ogni seduta consiliare, ha chiesto con veemenza – a prescindere dall’argomento all’ordine del giorno – le mie dimissioni o che io venissi sfiduciata. E non è un caso che sia proprio lui ad essere designato, per volere del primo cittadino, a far parte della commissione urbanistica al posto del consigliere Lombardo, colpevole , del resto, di avere dimostrato rispetto al Sindaco una certa indipendenza ed autonomia di pensiero, e quindi inidoneo a garantire in commissione o in consiglio il voto favorevole su queste delibere. Ritengo che non si possa costruire con la forza e con la prepotenza un consenso che il Sindaco ha perso da tempo, non solo in città ma anche all’interno della compagine che lo ha fin qui sostenuto, e che anche la rimozione dall’alto del consigliere Lombardo sia espressione del fallimento di Cammarata, che dovrebbe chiedere scusa alla città che ha messo in ginocchio e dimettersi , consentendo a Palermo nuove elezioni e nuove speranze di futuro.>>
Nadia Spallitta (Sel) presidente commissione urbanistica