PALERMO, 11 APRILE – “Il Consiglio comunale ha approvato, ieri, un atto deliberativo, che può rappresentare, per molti aspetti, una soluzione ai tanti casi di edilizia fortemente degradata, che si registrano nel territorio della città di Palermo. Nell’adottare gli indirizzi da seguire, nella redazione dei programmi costruttivi da destinare all’edilizia residenziale pubblica (convenzionata e sovvenzionata), il Consiglio ha ribadito che questi programmi si sviluppino, in primo luogo, nel Centro storico, in presenza di ordinanze contingibili e urgenti, rivolte all’eliminazione del pericolo crolli, introducendo il potere pubblicistico di agire nei casi di inerzia o dissenso dei proprietari degli immobili”. Lo rende noto il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta. “Inoltre – prosegue-, è stata prevista la possibilità di interventi di edilizia agevolata anche nelle zone D (con vocazione industriale, su edifici realizzati e dismessi da almeno 3 anni). Con un emendamento, proposto da alcuni consiglieri della Commissione urbanistica e votato dall’aula, è stata anche estesa la possibilità di intervenire in altre zone territoriali omogenee (B,C,F), in relazione agli edifici, dotati di regolare concessione edilizia, realizzati prima del 1997”. “L’emendamento – sottolinea il Vice Presidente del Consiglio comunale – propone condizioni premiali nei casi di interventi sostenibili e con adozione di fonti di energia rinnovabili”. Per Spallitta “il provvedimento cerca di dare risposte all’annoso problema del diritto all’alloggio e alle tante imprese locali, oggi in crisi per la difficoltà di operare nell’edilizia, senza arrecare danni all’ambiente e al consumo del suolo pubblico”. “Infatti, l’atto deliberativo – aggiunge – , sul quale esprimo soddisfazione, anche perché si tratta di una scelta, che ho fortemente sostenuto in aula, esclude la possibilità di programmi costruttivi nelle aree di verde, verde agricolo, verde pubblico e storico, e destinate a servizi. Da questo punto di vista ritengo fondamentale che le future scelte del Consiglio, in materia urbanistica, escludano o limitino il consumo di suolo pubblico, privilegiando e valorizzando l’edilizia già esistente”. “Sarà compito del nuovo Piano regolatore, previa verifica dell’osservanza degli standard urbanistici, organizzare in modo organico il territorio– conclude -, coniugando esigenze di sviluppo economico con la salvaguardia dei beni ambientali e culturali, per scrivere, davvero, una nuova e diversa pagina di storia del territorio, che abbandoni in citta’”.
Nadia Spallitta – Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo GESIP, SPALLITTA BENE ACCORDO PER RIENTRO IN SERVIZIO DIPENDENTI