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venerdì, 22 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

No a 7.200 nuovi alloggi

Nadia Spallitta , consigliere comunale del gruppo Un’Altra Storia e componente della commissione urbanistica – ha dichiarato:
<<Oggi la commissione urbanistica ha espresso a maggioranza il voto favorevole sulla delibera peep (nuovo piano di edilizia economica e popolare). Pur apprezzando l’impegno della maggioranza che ha accolto, sia pure con qualche correttivo, molte delle proposte dell’opposizione da me presentate in commissione, accogliendo in buona parte un ordine del giorno che tali proposte sintetizzava, la delibera mantiene tuttavia alcuni elementi di criticità. Nel provvedimento si continua a parlare di presa d’atto dell’attuale fabbisogno abitativo, individuato in 7.200 alloggi, mentre, in realtà, non si conosce quale sia l’effettivo fabbisogno. Infatti, la delibera peep si fonda sul censimento del 1991 mentre ne esiste un successivo del 2001 che registra un notevole decremento della popolazione di oltre 30.000 unità, decremento che negli anni futuri è destinato ad aumentare ulteriormente. Nella delibera, poi, non si tiene conto dei flussi migratori, dell’edilizia degradata del centro storico (circa 3.000 alloggi da recuperare) né dell’abusivismo edilizio (circa 3.000 alloggi in sanatoria), senza considerare l’assenza di un censimento del patrimonio immobiliare comunale e pubblico, utilizzabile per questi fini. In altre parole, la previsione di 7.200 alloggi è assolutamente arbitraria e non può essere accertata. A tal fine ho predisposto un emendamento soppressivo di questa parte del deliberato che riconduce l’atto a legalità. Ugualmente ritengo che sia indispensabile, anche per limitare il vasto fenomeno dell’inquinamento ambientale, salvaguardare le aree di verde agricolo residuo, impedendo nelle zone di verde la localizzazione di nuovi interventi edilizi. Ho proposto, infine, che venissero creati e salvaguardati spazi sociali, culturali e sportivi collettivi, allo scopo di ridurre i fenomeni dell’emarginazione tipici delle periferie.>>



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