"La vicenda dei “cenciaioli” , dei raccoglitori del ferro è indicativa di come quello del lavoro sia uno dei problemi più gravi della nostra città. Da un lato, l’intervento di una norma che vieta la raccolta, il trasporto e il conferimento dei rifiuti, se non in presenza di precisi requisiti e autorizzazioni; dall’altro, la necessità di garantire un’attività storica che dà lavoro a oltre duemila famiglie e che ha assicurato, di fatto, negli anni, una peculiare forma di raccolta differenziata. Gli uffici regionali hanno dato ampia disponibilità per cercare di affrontare e risolvere questo problema.
Grazie alle preziose indicazioni dell’avv. Giorgio Colajanni, è stata individuata una soluzione possibile, ovvero la loro trasformazione in altrettante figure di ambulanti, per i quali le vigenti disposizioni sono meno rigorose in relazione ai titoli abitativi. Sarà necessario, però, anche un intervento del Sindaco che, nell’esercizio di poteri straordinari, può adottare per affrontare l’emergenza, un’ordinanza contingibile ed urgente che consenta una temporanea deroga ai divieti nelle more che i “cenciaioli” acquisiscano l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di ambulante".
Palermo, 26 febbraio 2009
Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia