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domenica, 24 novembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Il gruppo consiliare Un’Altra Storia, dalla parte dei senza tetto

OGGETTO: Emergenza abitativa. Atto di invito.

                           
                           
Sig. Assessore alle Attività Sociali
Avv. Stefano Santoro
p.c.        Sig. Sindaco
Avv. Diego Cammarata

Sua Eminenza Arcivescovo 
Mons. Paolo Romeo
Sig. Prefetto
Sua Eccellenza Giancarlo Trevisone
 
Loro Sedi

Premesso che si è appreso che è in corso l’adozione di circa 100 Ordinanze di Sgombero di immobili nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale, in parte derivanti dal patrimonio confiscato ai mafiosi ed in parte di edilizia residenziale pubblica, già assegnati a soggetti aventi titolo in quanto facenti parte della graduatoria dell’emergenza abitativa (giuste Delibere di G.M. nn. 70/03 e 60/04).
Ritenuto che non sono subentrati fatti nuovi e diversi rispetto a quelli che hanno consentito annualmente il rinnovo delle assegnazioni provvisorie.

Considerato che non risulta che l’Amministrazione Comunale abbia verificato ad oggi e prima dell’adozione di provvedimenti repressivi, la sussistenza dei presupposti e dei requisiti per l’inserimento o il mantenimento, dei predetti 100 nuclei familiari,  all’interno della graduatoria dell’emergenza.
Considerato che in ogni caso non è applicabile alle predette famiglie il nuovo Regolamento approvato con Delibera di C.C. n.78 del 11/03/2008 non potendo lo stesso avere valenza retroattiva.
Considerato altresì che i predetti nuclei sono tra l’altro inseriti all’interno della graduatoria ordinaria, approvata con D.D. n. 236 del 05/05/2006 2004, e che da cinque anni attendono l’assegnazione definitiva dell’alloggio.
Considerato che si tratta di nuclei familiari che per anni hanno vissuto in locanda o in condizioni di assoluto disagio abitativo con la conseguente lesione e violazione dei più elementari diritti umanitari.
Considerato che il diritto all’alloggio previsto dalla Costituzione Italiana è uno strumento primario posto a garanzia dello sviluppo sano e dignitoso della personalità dell’individuo.
Valutata quindi la necessità di salvaguardare questo diritto di quei nuclei familiari che versano attualmente in gravissime condizioni socio-economiche.
Valutata la necessità di tutelare con ogni strumento utile ed opportuno i diritti dei minori che, nel caso di sgombero, sarebbero gravemente lesi.
Considerato infatti che in questi alloggi sono nati e cresciuti un centinaio di bambini che frequentano asili e scuole dei rispettivi quartieri e che sono inseriti oramai da anni in un preciso contesto territoriale.
Considerato che la regolare crescita di questi bambini deve essere assolutamente rispettato e che una ordinanza di sgombero senza dignitose soluzioni alternative avrebbe degli effetti devastanti e traumatici sulla integrità psico-fisica dei minori e che pertanto anche da questo punto di vista è inaccettabile un provvedimento repressivo dell’Amministrazione, colpevole per la sua parte, di comportamenti inadeguati ed inadempienti.
Considerato poi che alcuni di questi alloggi sono stati assegnati a soggetti invalidi e disabili ai quali l’Amministrazione ha il preciso dovere di prestare assistenza e servizi.
Considerate le oggettive inadempienze dell’Amministrazione Comunale che non ha affrontato nell’ultimo decennio in modo efficace, l’annoso problema del diritto all’alloggio, privilegiando scelte dispendiose ed inutili come quelle del ricovero decennale in albergo.

Considerato che appare impercorribile, anche per ragione di ordine pubblico, lo sgombero di ben 100 nuclei familiari che porterebbe circa 400 persone dall’oggi al domani, per strada, privati di una stabile dimora e nell’impossibilità di reperirne una, in alternativa.
Valutata quindi la necessità che l’Amministrazione, nel rispetto del principio di legalità, di solidarietà sociale e di buon andamento dell’azione pubblica, provveda preliminarmente a reperire altrettanti alloggi, al fine di salvaguardare i diritti quesiti dai 100 nuclei familiari, prima di procedere con eventuali ordinanze di sgombero, sottolineando che il reperimento di alloggi è l’unica soluzione idonea a tutelare la dignità di queste famiglie e che, la stessa, non può essere in alcun modo monetizzata.
Ciò premesso
Si Invita
* la S.V. a voler sospendere tutte le ordinanze di sgombero in itinere, degli immobili, già assegnati (Delibere di G.M. nn. 70/03 e 60/04 e succ., con allegate graduatorie dell’emergenza abitativa e relativi rinnovi concessori).
* La S.V. a volersi attivare, prima dell’adozione degli sgomberi, con il reperimento di altrettanti alloggi da assegnare ai 100 nuclei familiari destinatari delle eventuali ordinanze di sgombero, anche previa verifica della sussistenza dei requisiti che hanno portato all’assegnazione degli alloggi in questione.
Si chiede altresì a S.E. Mons. Paolo Romeo, che legge per conoscenze a voler caldeggiare la presente istanza presso l’Amministrazione Comunale, anche al fine di tutelare i minori e i disabili.
Si chiede infine a S.E. il Prefetto Giancarlo Trevisone, che legge per conoscenza, a volere intervenire presso l’Amministrazione Comunale, per evitare, anche per ragione di ordine pubblico, che vengano messe improvvisamente per strade di circa 400 persone di cui circa 100 minori.
Si confida nello spirito di collaborazione delle autorità in indirizzo per evitare ulteriori drammi in una città già piagata dalla povertà e dal bisogno.
    Si porgono distinti saluti.

LE CONSIGLIERE

Nadia SPALLITTA                        Antonella MONASTRA




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