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sabato, 27 luglio 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Sul Termovalorizzatore di Bellolampo si faccia chiarezza

Il consigliere Nadia Spallitta (Altra Palermo), componente della Commissione urbanistica – in previsione della Conferenza dei servizi per il rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per Bellolampo, che si terrà domani (giovedì 27) presso l’assessorato regionale del Territorio – ha dichiarato:

 << Dopo l’approvazione della mozione, sia pure emendata, avvenuta nella seduta del 21 settembre, sostanzialmente contraria alla realizzazione del Termovalorizzatore di Bellolampo e volta alla promozione della raccolta differenziata, presentata dal mio gruppo (Altra Palermo), peraltro condivisa in parte  anche dalla maggioranza, era stato chiesto al sindaco di fornire, al Consiglio e alla cittadinanza, ulteriori chiarimenti  sulla gestione della raccolta dei rifiuti, prima della conferenza dei servizi del 27 settembre in cui dovrà esprimere le proprie valutazioni sull’impianto. Purtroppo questo non si è verificato, visto che sia nella seduta di ieri sia in quella che ha avuto luogo oggi, Cammarata era assente e della tematica Termovalorizzatori non si è più parlato. Trovo poco trasparente e democratico che si continui a procedere nella realizzazione del progetto di Bellolampo evitando qualunque tipo di dibattito e confronto e con il Consiglio comunale e con i cittadini palermitani contrari agli inceneritori. Sarebbe opportuno comprendere il perché, ad esempio, le norme comunitarie relative alla pubblicità dei bandi di gara, inerenti i 4 inceneritori siciliani, non siano state rispettate, escludendo dalla partecipazione alla gara le più competenti ditte europee, anche alla luce della decisione della Corte di Giustizia che ha dichiarato illegittimi i suddetti bandi di gara. Inoltre, bisognerebbe farsi spiegare come mai per la costruzione dell’impianto sia stato scelto proprio il sito di Bellolampo , considerato, sotto il profilo territoriale ed ambientale, il luogo meno indicato in cui realizzare un inceneritore sia a causa del terreno permeabile sul quale verrebbero a trovarsi le discariche ultime dei rifiuti , sia a causa delle correnti d’aria che propagherebbero in città le emissioni e le polveri sottili.
Occorre anche capire come mai , la stessa ditta appaltatrice della costruzione e gestione dell’impianto, non risulti essere essa stessa titolare anche del sistema della raccolta differenziata dei rifiuti. Studi e approfondimenti sulla realizzazione dei termovalorizzatori, condotti anche dalla Università di Palermo, hanno poi evidenziato come  la mega-struttura che si pensa di costruire a Bellolampo sia eccessivamente grande tanto che l’impianto per funzionare a pieno regime necessiterà dei rifiuti non solo dell’intera provincia di Palermo, ma anche di tutta quella di Trapani, oltre a decretare la fine della ben più importante raccolta differenziata. Inoltre, da una attenta analisi dei progetti, emerge come la tecnica di costruzione del termovalorizzatore che è stata adottata qui in Sicilia è oltremodo obsoleta e superata, trattandosi di una tecnologia degli anni 70’ (sistema di combustione a griglia mobile raffreddata). Studi nel settore hanno, infatti, dimostrato come ormai in tutto il resto del mondo, questo sistema in uso per Bellolampo decisamente anacronistico, sia stato sostituito da tecniche più all’avanguardia. Io per prima, come cittadino, non mi sento adeguatamente garantita, poiché è sempre più palese come, nel caso degli inceneritori siciliani, il diritto alla salute, sia subordinato agli interessi economici e di potere.  Palermo è una delle città italiane con il più alto tasso di inquinamento e proprio per questo, il percorso seguito dal Commissario straordinario emergenza rifiuti, ovvero il ricorso agli inceneritori, è oltremodo illogico. Bisogna investire tutto nella politica della raccolta differenziata, creando di conseguenza anche numerose occasioni di lavoro.
Invito quindi a fermarsi finché si è in tempo, e ad abbandonare una politica aberrante ed ipocrita, contraria agli interessi effettivi dei cittadini. Invito a riflettere con la dovuta serietà sui futuri danni all’ambiente e alla salute, specie dei feti, dei bambini e dei soggetti più fragili, causati dalla elevata emissione di polveri sottili, diossine e furani, composti chimici mortali e cancerogeni che verranno disperse sulla città>>.




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