La gestione dei verbali della polizia municipale e le relative notifiche, che sono state affidate alla Sispi spa allo scopo di contenere i costi (sopratutto della notifica), è invece per il cittadino un ingiustificabile aggravio delle sue spese. A fronte a un iniziale impegno della Sispi di svolgere queste attività prevedendo un costo complessivo di 11,96 euro (iva inclusa), le notifiche dei verbali costano molto di più e in particolare per ogni atto 12,98 euro. Tra l’altro la Sispi spa si avvale di una società privata, che ha vinto un ricorso al Tar nel 2014. Tuttavia il Tar, nella sua decisione, con la quale si afferma che in astratto sarebbe possibile la gestione da parte di un privato delle notifiche degli atti pubblici, richiama una precisa disposizione di legge che condiziona l’affidamento ai privati:
“Un riferimento normativo più preciso, pilastro principale della sentenza n. 901/2014, è costituito dal comma 159, comma 1, della L. 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007), che prevede che “I messi notificatori possono essere nominati tra i dipendenti dell’amministrazione comunale o provinciale, tra i dipendenti dei soggetti ai quali l’ente locale ha affidato, anche disgiuntamente, la liquidazione, l’accertamento e la riscossione dei tributi e delle altre entrate […] nonché tra soggetti che, per qualifica professionale, esperienza, capacità ed affidabilità, forniscono idonea garanzia del corretto svolgimento delle funzioni assegnate, previa, in ogni caso, la partecipazione ad apposito corso di formazione e qualificazione, organizzato a cura dell’ente locale, ed il superamento di un esame di idoneità”. (vedi: “Il verbale di accertamento può essere notificato anche da messi privati”).
Orbene non risulta che l’ente pubblico abbia mai svolto corsi di qualificazione né è ben chiaro se i soggetti che operano le notifiche abbiano la qualifica di pubblici ufficiali in possesso di specifiche competenze e attestati. A ciò si aggiunga che il Consiglio comunale, con delibera n. 11/2011, aveva espressamente previsto l’obbligo per la Sispi spa di avvalersi di personale interno e comunque di svolgere il servizio in house, e solo laddove impossibile per carenza di personale, avrebbe potuto affidare le notifiche all’esterno (stralcio delibera: “Resta inteso che la Società Sispi Spa nell’espletamento dei servizi ad essa affidati, per quanto concerne le attività non esportabili dalla stessa, dovrà affidare gli stessi a mezzo bando pubblico, in conformità alle vigenti norme di legge in materia, qualora in seno all’Amministrazione non vi sia la possibilità di affidamento in house”).
In realtà il Comune è dotato di messi notificatori e di agenti di polizia municipale che, a costo zero o ridotto (ad esempio con straordinari), avrebbero ben potuto svolgere questo servizio. Anche da questo punto di vista suscita perplessità l’affidamento a privati. E’ paradossale la circostanza per la quale il cittadino debba recarsi, per ritirare il verbale, prima presso la sede della società privata e successivamente presso la casa comunale. Va sottolineato anche il rischio che il cittadino, a causa della procedura prevista, possa tardare e avere problemi nell’usufruire dello sconto del 30% qualora pagasse la sanzione entro 5 giorni dalla notifica. Inoltre, nel caso in cui il cittadino paghi con bonifico bancario, non viene tenuta in considerazione la data del bonifico, bensì quella di valuta (da uno a due giorni).
Infine deve sottolinearsi che la Cassazione, con una recente sentenza del 2014, ha sancito il divieto di affidare all’esterno il servizio di notificazione di atti pubblici come i verbali. Il giudice di pace, in esecuzione di questa sentenza, su ricorso del cittadino, dispone l’annullamento della notifica (ad esempio: giudice di pace di Lecce, 13 gennaio 2015. Vedere pdf in allegato “Sentenza Cassazione numero 2035 del 30 gennaio 2014”).
In sintesi, aldilà delle perplessità sulla regolarità delle procedure seguite, che rendono tra l’altro oneroso per il cittadino il servizio di notifica, ritengo che ci sia il fondato rischio che la maggior parte dei verbali possa essere annullata, con i conseguenti danni economici per l’Amministrazione, perché viziata la loro notifica. Presenterò un’interrogazione sull’intera vicenda.
Si aggiunge stralcio delibera 224 del 11/03/2011
Con un precedente delibera era stato approvato un emendamento, del consigliere Pellegrino e altri consigleiri, in sede di approvazione del budget, nel febbraio 2011: Il Comune, a fronte dei servizi di cui al presente progetto corrisponderà a Sispi, forfettariamente e onnicomprensivamente per ogni singolo atto prodotto la somma di euro 9,80 IVA esclusa (che credo sia al 4%). Tale importo unitario comprende anche i costi di notifica e di misura PRA/MTC. (parere tecnico favorevole e parere contabile favorevole).
La vicepresidente vicaria
del Consiglio comunale
Nadia Spallitta