La nomina del Direttore Generale, Lo Cicero, a Presidente dell’AMIA è un ulteriore sintomo della grande difficoltà in cui versa l’Amministrazione nell’affrontare e appianare la grave crisi dell’AMIA, e si inserisce a pieno titolo in un percorso di scarsa trasparenza e di irritualità che ha caratterizzato tutta la vicenda di questa azienda. E’ singolare, infatti, che venga chiamato a risolvere i problemi lo stesso soggetto che, in qualità di Direttore Generale, in questi anni aveva un potere di controllo e sulla gestione AMIA e che quindi, già con il suo incarico, aveva strumenti e poteri per affrontare le spinose questioni. Inoltre, è evidente l’assoluta incompatibilità delle cariche che confonde il ruolo di controllore con quello di controllato.
Questa scelta operata all’interno di uno stesso circuito chiuso (assessori che diventano presidenti – direttori che diventano presidenti), lascia ampi margini di dubbio, in quanto rimane poco chiaro perché non rivolgersi ad altre professionalità, possibilmente esterne all’Amministrazione e non coinvolte in alcun modo in questa gestione, ch, secondo criteri di trasparenza, imparzialità e managerialità possano dare una svolta necessaria alla crisi dell’AMIA. In altre parole, la sensazione è che il sindaco mantenga immutata la sua posizione e non individui soluzioni alternative e strumenti nuovi a salvaguardia dei servizi e dei lavoratori."
Nadia Spallitta – gruppo Un’Altra Storia