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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Giornale di Sicilia | Ztl, è il giorno del giudizio

ztl 6 aprile 2016

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È arrivato il giorno del giudizio per l’amministrazione Orlando. Quello in cui il Tribunale amministrativo è chiamato a decidere sulla richiesta di sospensiva del provvedimento sulle zone a traffico limitato. E da come il collegio dei giudici di via Butera si determinerà, dipenderanno le sorti (politiche) di molte persone che hanno avuto un ruolo in questa partita piena di stop and go, di errori, passi falsi e sottovalutazioni. Stamattina si terrà la camera di consiglio, con gli avvocati che si confronteranno: Salvatore Raimondi (Amat), Vincenzo Criscuoli (Comune) e Alessandro Dagnino (difensore delle associazioni ricorrenti). I legali hanno già scritto e depositato le memorie. Con ogni probabilità chiederanno anche di potere esporre oralmente i loro punti di vista. Alla fine la decisione: sospendere l’avvio ztl (peraltro sei giorni fa è stato già fatto, ma per il fatto che la distribuzione dei pass è stata un flop), oppure lasciare tutto così com’è, consentendo al Comune di portare a compimento il piano della mobilità cominciato con l’attivazione delle linee tranviarie.

Ma mentre la politica cittadina entra in fibrillazione nell’attesa della pronuncia, il Comune dirama una nota e alcune tabelle coni dati delle centraline antismog che, nelle intenzioni, dovrebbero rafforzare le ragioni che hanno indotto tecnici e politici a introdurre la limitazione del traffico in un’ampia fetta della città. Ma si scopre che solamente in un caso, nella centralina di via Evangelista Di Blasi, il numero annuale di sforamenti consentiti dalla legge è stato superato nel 2015: 69 volte invece dei 35 ammessi. La concentrazione media di polveri sottili (pm10) è di 40 microgrammi per metro cubo: al limite, mentre il valore più alto registrato è stato di 100, quello giornaliero fissato a 50 nel suo valore massimo. Per il resto, rientra stranamente tutto nella norma.

Il «naso» di Boccadifalco è quello più ecologico: solo 5 superamenti in 12 mesi e una concentrazione media di pm10 di 17. Sorprendentemente, comunque, anche le centraline che stanno ai margini del perimetro della zona a traffico limitato hanno fatto registrare valori non allarmanti. In piazza Giulio Cesare il limite è stato sforato solo 16 volte su 35, in piazza Castelnuovo (è l’ unica postazione dentro la ztl) 12, in via Belgio 11 in piazza Indipendenza 7. Il documento diffuso da Palazzo delle Aquile, parla comunque di una situazione «semicritica», siamo cioè in una condizione di preallarme. Analizzando l’andamento delle quattro stazioni con le maggiori oscillazioni «si evidenzia costantemente una situazione semicritica, che al diminuire delle precipitazioni dà luogo agli sforamenti. Trend confermato nel mese di gennaio 2016. Alla luce di questo andamento – conclude la relazione – è necessario quindi prevedere degli interventi strutturali per “alleggerire” il livello medio di pm10». La questione delle centraline poste fuori l’area che si vorrebbe limitare al traffico è uno dei motivi di opposizione politica ma anche un elemento tecnico-giuridico che sarà fatto valere in sede di discussione.

«Gli studi condotti sull’inquinamento nulla dicono sulle concentrazioni dentro il perimetro ztl – attacca Nadia Spallitta, consigliera del Pd e implacabile oppositrice del provvedimento -. Le centrali ne stanno tutte al di fuori, dunque sulla base di quali elementi si decide che vanno introdotti delle limitazioni in una zona non monitorata?». Ci sono anche altri rilievi sollevati: come la qualificazione giuridica del costo dell’ecopass. Palazzo delle Aquile si affanna a smentire che si tratta di una tassa e che parla di un «disincentivo» per l’ingresso in centro. Mentre per i ricorrenti sì, è un tributo che non trova riscontro in nessuna previsione legislativa. L’ amministrazione nel suo complesso ostenta tranquillità e sicurezza. Quello che più sta sui carboni ardenti è l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania. Sa che quello di oggi è uno snodo fondamentale dopo le richieste di dimissioni piovutegli dall’opposizione. Se il provvedimento sarà salvato e allora potrà tirare un sospiro di sollievo e «asfaltare» gli oppositori. «Come che sia – dice Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia – se la ztl si dovrà fare la partita non si chiude. Perché il Consiglio dovrà prima approvare un regolamento visto che c’è una legge regionale che lo impone».




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