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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Tariffe Ztl, nessuna tutela dell’ambiente ma “tassa occulta”

ztl 6 aprile 2016

La circostanza che Confartigianato e Confcommercio intervengano innanzi al Cga per opporsi alle tariffe delle Ztl in rappresentanza di migliaia di commercianti è evidente espressione del malessere cittadino e della grave crisi economica che investe la città e che rende onerosa questa “tassa occulta”. Infatti è stato stimato che anche un piccolo commerciante potrebbe dover pagare mediamente 400-500 euro tenendo conto dei veicoli aziendali e di quelli dei fornitori. In molti casi, sulle ditte, graverebbero anche i costi dei lavoratori, con un incremento fino a 800 euro circa.

Di contro, al di là delle dichiarazioni, all’interno della vasta area coperta dalle Ztl non si registrano sforamenti allarmanti, che invece caratterizzano altre parti del territorio al di fuori del perimetro e sprovviste di misure per il contenimento dell’inquinamento. Sotto questo profilo non risponde al vero che le tariffe servano a garantire la tutela dell’ambiente, come dichiarato in sede di ricorso al Cga da parte dell’Amministrazione. Infatti, nel contratto di servizio, viene espressamente detto che si tratta di un corrispettivo necessario per garantire gli equilibri finanziari dell’Amat. Situazione che non ha nulla a che vedere con l’abbattimento dell’inquinamento. Ritengo infatti che, invece di far gravare indistintamente su tutti i cittadini il dissesto finanziario dell’Amat, l’Amministrazione dovrebbe avviare politiche gestionali più oculate e contenere, laddove possibile, la spesa.

Solo oggi, ad esempio, apprendiamo che la navetta che gira pressoché a vuoto nel centro storico ha un costo annuo di un milione e mezzo di euro a fronte del quale, nei fatti, non viene erogato alcun reale servizio.
 Dagli atti del controllo analogo emergerebbero le seguenti criticità: nessuna penale è prevista nel caso di inadempimenti dell’Amat, che verrà pagata dal Comune indipendentemente dalla erogazione o dalla qualità del servizio; la spesa per il chilometraggio, nel nuovo contratto di servizio, è inspiegabilmente raddoppiata; nonostante limiti e divieti l’Amat continua a conferire numerosi incarichi esterni; non si è ancora ridimensionato il fenomeno delle esternalizzazioni: Si registra, da ultimo, una perdita strutturale di circa 7 milioni di euro nel 2015. Alla luce di questi elementi non si può pensare di risolvere i problemi aziendali con un’imposizione fiscale non prevista dalla legge e come tale, a mio avviso, illegittima.


Per questo motivo ritengo anche inappropriato il ricorso al Cga, motivato dall’Amministrazione con la necessità di garantire la tutela dell’ambiente e della salute (interessi primari rispetto alla mobilità), quando invece è stato formalmente detto in Aula dallo stesso Sindaco che le tariffe delle Ztl devono servire quale “forma di fiscalità generale occulta”. Ritengo, anche alla luce dell’intervento di Confartigianato e Confcommercio, che l’Amministrazione debba rivedere la sua posizione e individuare un percorso condiviso rispetto a un provvedimento (le tariffe Ztl) che non solo la città non vuole, ma che non è economicamente in grado di affrontare. Un altro elemento che non può essere trascurato dal Governo della città.





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