Un Piano regolatore misterioso per il rilancio del porto. C’è, non c’è, è irregolare, è poco gradito alla giunta Cammarata? L’unica cosa certa è che i documenti preparati dal presidente dell’autorità portuale Nino Bevilacqua – un piano che prevede investimenti per 400 milioni di euro, 4 attracchi turistici, negozi, strade e decoro – sono nelle mani della commissione urbanistica comunale da 14 mesi. E nei giorni scorsi la stessa commissione urbanistica ha riscontrato alcune carenze. Nessuna approvazione, dopo oltre un anno di attesa.
Uno stop che ha scatenato la reazione del presidente del porto: <<Come cittadino palermitano – spiega Nino Bevilacqua – prima ancora che nelle mie vesti istituzionali, ritengo intollerabile che nei confronti del futuro e del possibile sviluppo economico della città si possa procedere con tutta questa approssimazione e noncuranza. …(continua)…Un piano che fa discutere, soprattutto da quando è stato integrato con le cosiddette aree bersaglio, zone della città dove dovrebbero sorgere nuove costruzioni. Colate di cemento che nulla hanno a che vedere con il piano del porto. E che adesso è stato bloccato dopo 14 mesi di silenzio. Secondo Nadia Spallitta, anche lei nella commissione urbanistica <<manca il rapporto ambientale obbligatorio>> e poi <<l’intesa presuppone che il Comune appronti tutti i servizi necessari per rendere funzionali le destinazioni proposte dall’ente porto, assicurando la viabilità, i trasporti, le aree di interscambio e di parcheggio>>…(continua)