Caso “Mozzo”: Cammarata smentisce. Faraone rincara: il figlio dell’operaio assunto senza concorso alla Sispi.
Adesso la palla passa ancora una volta in mano a Stefania Petyx e alla redazione di Striscia.
Intanto a Palermo piovono le richieste di dimissioni. Si mobilità tutta l’opposizione e su facebook spunta un gruppo, che chiede le dimissioni del primo cittadino, che già conta quasi 7mila iscritti.
L’Italia dei Valori presentaterà un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per chiedere di acquisire la cassetta relativa al servizio andato in onda ieri a Striscia la Notizia. L’esposto chiederà di «rilevare possibili responsabilità penali e di danno erariale» e porterà le firme dei parlamentari di Italia dei Valori, Leoluca Orlando, Fabio Giambrone, Ignazio Messina, dai consiglieri comunali e provinciali Ferrandelli e Scafidi e da Salvatore Messana (responsabile Enti locali del partito). «Ancora una volta – dicono – denunciamo un gravissimo atto che dimostra il disinteresse di realtà come le municipalizzate e non solo ma anche la bruttissima ricaduta sull’immagine della città».
Molto duro il commento di Davide Faraone, consigliere comunale e capogruppo Pd.«Il servizio andato in onda ieri sera su Striscia la Notizia ha devastato l’immagine della città agli occhi di tutta Italia». «Abbiamo scoperto fra l’altro – aggiunge – che il figlio del mozzo di Cammarata, risulta fra gli assunti senza concorso nelle Spa comunali e precisamente in Sispi. Siamo passati dallo scandalo Ztl a quello Amia, da quello sulla vicenda Irpef a quello visto negli ultimi giorni di una città sott’acqua per sette centimetri di pioggia: la città e sotto scacco e il suo scandalo più grande è il suo sindaco». «Il sindaco Cammarata – afferma Faraone – aveva portato in Consiglio comunale la delibera sull’aumento della Tarsu con la motivazione che serviva ad adeguare il contratto di servizio di Amia e poi di fatto abbiamo scoperto che chi era stato posto dal sindaco al governo dell’azienda sprecava i soldi dei contribuenti facendo su e giù da Dubai per operazioni ancora tutte da chiarire. Il sindaco ci dica allora a cosa serve il raddoppio dell’addizionale Irpef, se a salvare la Gesip o a pagargli il mozzo della barca?»
Esce con un comunicato sulla vicenda anche il gruppo consiliare un’Altra Storia, con il commento di Nadia Spallitta ed Antonella Monastra e dell’eurodeputato Rita Borsellino.
<<Di fronte alla gravità dei fatti denunciati nel corso della trasmissione Striscia la Notizia che, se accertati, determinano la necessità delle immediate dimissioni del Sindaco, chiediamo che vengano subito sospese tutte le attività e le azioni di Cammarata e della sua giunta, finché non venga fatta chiarezza sui suoi comportamenti che possono implicare responsabilità politiche, ma anche amministrative e penali. Riteniamo, infatti, doveroso nei confronti della città che il Sindaco precisi la sua posizione e che si dimetta, anche per consentire alla magistratura di svolgere tutte le indagini che il caso richiede. Presenteremo poi un esposto alle magistrature competenti e alla Corte dei conti, affinché verifichi il danno all’erario e si attivi nei confronti di tutti i soggetti responsabili, ivi compreso il Presidente e il Direttore della Gesip. Inoltre, se dovesse rispondere al vero che un dipendente della Gesip pagato con denaro pubblico, durante l’orario d’ufficio presti servizio per il Sindaco – fatto di gravità inaudita e inaccettabile – e che suo figlio sia stato di recente assunto dalla Sispi, verificheremo altresì la regolarità di questa assunzione e tutte le eventuali responsabilità conseguenti. Infine, all’Aula proporremo di votare una mozione di sfiducia, in quanto oggi ne sussistono tutti i presupposti.>>