Clamoroso : Cammarata strappa l’OK “alle aree bersaglio”
Mpa, IdV, “Un’altra storia” : in Consiglio non passeranno
Mpa, IdV, “Un’altra storia” : in Consiglio non passeranno
C’è l’Ok della Commissione Urbanistica alla contestatissima variante progettuale delle dodici “aree bersaglio”. A sorpresa, perciò, Cammarata ha strappato una vittoria imprevista. Il sindaco, è riuscito, stamattina, a far passare, senza colpo ferire, il suo secondo obiettivo strategico – dopo il progetto di termovalorizzatore a Bellolampo – che nei suoi piani avrebbe dovuto contraddistinguere la caratura politica della sua sindacatura. Ossia,un ulteriore passo in avanti nella sua corsa a candidato alla leadership del PDL in Sicilia occidentale.
La notizia risulta inattesa e sconcertante perché, solo pochi mesi fa, si era registrato in Consiglio comunale un vasto accordo d’aula tra i partiti della cosiddetta “opposizione/nuova maggioranza” (PD-IDV- un’altra storia- MPA – PDl Sicilia). Si era, infatti, concordato sull’esigenza, irrinunciabile, di spacchettare questa delibera d’urbanistica che, impropriamente, associava la richiesta di un OK alla dovuta ratifica al “Piano Regolatore del Porto”, con un altro progetto, invece, urbanisticamente irrazionale e contraddittorio – si era detto delle “aree bersaglio” – non proprio valutabile al servizio degli interessi di tutta la città.
“E’ sconcertante questo voto che mi ha visto in solitaria minoranza votare contro le aree bersaglio – protesta Nadia Spallitta di “Un’altra storia”- e dire che all’inizio del dibattito avevo chiesto, come concordato a suo tempo in aula, lo spacchettamento della delibera, al fine di poter esprimere il nostro voto favorevole all’intesa richiestaci dalla legge sul PRP, in modo tale da poter, invece, bloccare ed approfondire tutta la vicenda sulla progettualità delle aree bersaglio. Non so cosa pensare ! I due componenti PD della Commissione si sono limitati , prima di votare a favore anche loro, a preannunciare degli emendamenti modificativi che avrebbero presentato in aula. Rimane il fatto che l’incredibile teoria della corretta unicità della delibera portata avanti dall’abile Assessore Prof.Maurizio Carta, è stata condivisa e votata da sei componenti della Commissione su sette”.
“Cado dalle nuvole, gli accordi politici non erano questi- insorge Mimmo Russo capogruppo MPA- quasi tutto il Consiglio si era espresso sullo spacchettamento di questa delibera d’urbanistica. Sul dividere il destino del PRP,una doverosa espressione d’intesa, con la vicenda urbanisticamente e politicamente complessa come “le 12 aree bersaglio”. Mi auguro che quanto accaduto, inspiegabile politicamente alla luce degli ultimi sette mesi di intese d’aula contro Cammarata & friends, non sia uno dei primi frutti avvelenati della crisi politica alla Regione Siciliana. A parte il fatto che i cittadini palermitani non potrebbero comprendere il senso di questa ciambella di salvataggio lanciata in soccorso politico di Cammarata. Mi spiace che l’MPA, oggi, non risulti, purtroppo, rappresentato in Commissione Urbanistica.” Adesso la delibera “non spacchettata” approderà in Consiglio comunale, dove è prevedibile il divampare di una polemica più che rovente.
“Non c’è problema – tuona Fabrizio Ferrandelli capogruppo IDV – trattandosi della violazione di un vasto accordo politico d’aula, dovrà per forza ritornare in Commissione Urbanistica , per procedere lì all’indispensabile spacchettamento. Ripeto, sul PRP nulla da dire al fatto che sia concesso l’OK d’intesa. Ma avallare la furbata di Cammarata di strappare l’OK al suo caro progetto delle aree bersaglio,dietro il legittimo schermo del PRP, avviso tutti i naviganti : non funziona. Sulla tutela urbanistica della città l’IDV non intende arretrare di un millimetro. Si chiarisca prima criteri e obiettivi reali che hanno determinato questa incomprensibile scelta di variante progettuale, e solo dopo si potrà ragionare sullo stretto merito dell’iter amministrativo delle aree bersaglio, una per una, nell’ambito di un pacato dibattito d’aula. Su questa materia, strategicamente decisiva per il futuro economico e politico della città, l’IDV, in aula, non lascerà nulla di intentato per fare prevalere la legalità e gli interessi dei palermitani.”
“La cosa che mi dispiace di più – chiosa Nadia Spallitta- è che si continui ad avallare una visione urbanistica della città, che privilegia le dimensioni dei business delle imprese private e trascura il risanamento urbanistico e sociale delle periferie di Palermo. Abbandonandole alla prosecuzione di uno sviluppo urbanistico distorto, che appare sempre di più senza alcun punto di fine”.
“E’ sconcertante questo voto che mi ha visto in solitaria minoranza votare contro le aree bersaglio – protesta Nadia Spallitta di “Un’altra storia”- e dire che all’inizio del dibattito avevo chiesto, come concordato a suo tempo in aula, lo spacchettamento della delibera, al fine di poter esprimere il nostro voto favorevole all’intesa richiestaci dalla legge sul PRP, in modo tale da poter, invece, bloccare ed approfondire tutta la vicenda sulla progettualità delle aree bersaglio. Non so cosa pensare ! I due componenti PD della Commissione si sono limitati , prima di votare a favore anche loro, a preannunciare degli emendamenti modificativi che avrebbero presentato in aula. Rimane il fatto che l’incredibile teoria della corretta unicità della delibera portata avanti dall’abile Assessore Prof.Maurizio Carta, è stata condivisa e votata da sei componenti della Commissione su sette”.
“Cado dalle nuvole, gli accordi politici non erano questi- insorge Mimmo Russo capogruppo MPA- quasi tutto il Consiglio si era espresso sullo spacchettamento di questa delibera d’urbanistica. Sul dividere il destino del PRP,una doverosa espressione d’intesa, con la vicenda urbanisticamente e politicamente complessa come “le 12 aree bersaglio”. Mi auguro che quanto accaduto, inspiegabile politicamente alla luce degli ultimi sette mesi di intese d’aula contro Cammarata & friends, non sia uno dei primi frutti avvelenati della crisi politica alla Regione Siciliana. A parte il fatto che i cittadini palermitani non potrebbero comprendere il senso di questa ciambella di salvataggio lanciata in soccorso politico di Cammarata. Mi spiace che l’MPA, oggi, non risulti, purtroppo, rappresentato in Commissione Urbanistica.” Adesso la delibera “non spacchettata” approderà in Consiglio comunale, dove è prevedibile il divampare di una polemica più che rovente.
“Non c’è problema – tuona Fabrizio Ferrandelli capogruppo IDV – trattandosi della violazione di un vasto accordo politico d’aula, dovrà per forza ritornare in Commissione Urbanistica , per procedere lì all’indispensabile spacchettamento. Ripeto, sul PRP nulla da dire al fatto che sia concesso l’OK d’intesa. Ma avallare la furbata di Cammarata di strappare l’OK al suo caro progetto delle aree bersaglio,dietro il legittimo schermo del PRP, avviso tutti i naviganti : non funziona. Sulla tutela urbanistica della città l’IDV non intende arretrare di un millimetro. Si chiarisca prima criteri e obiettivi reali che hanno determinato questa incomprensibile scelta di variante progettuale, e solo dopo si potrà ragionare sullo stretto merito dell’iter amministrativo delle aree bersaglio, una per una, nell’ambito di un pacato dibattito d’aula. Su questa materia, strategicamente decisiva per il futuro economico e politico della città, l’IDV, in aula, non lascerà nulla di intentato per fare prevalere la legalità e gli interessi dei palermitani.”
“La cosa che mi dispiace di più – chiosa Nadia Spallitta- è che si continui ad avallare una visione urbanistica della città, che privilegia le dimensioni dei business delle imprese private e trascura il risanamento urbanistico e sociale delle periferie di Palermo. Abbandonandole alla prosecuzione di uno sviluppo urbanistico distorto, che appare sempre di più senza alcun punto di fine”.