Potrebbero essere due pensionati di Bagheria i killer dei cani randagi nelle campagne del palermitano. Li avrebbero fatti fuori uno dopo l’altro con la tecnica del bocconcino letale: un mix di carne tritata e schegge di vetro che provocano nei cani che lo mangiano una morte lenta e dolorosa.
I due, S.A. di 73 anni e M.N., 54 anni, pensionati e residenti a Bagheria, sono stati sorpresi dai carabinieri nelle campagne di Mongerbino mentre preparavano il pasto micidiale. Mescolavano quasi come provetti cuochi la carne macinata con i cocci di vetro delle bottiglie frantumate poco prima per poi disseminare il pasto nel territorio. Numerosi i cani randagi trovati morti nelle campagne del palermitano, proprio a causa del mix letale. I due, di fronte ai carabinieri, si sarebbero difesi spiegando che <<i cani randagi disturbano>>. Per loro è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di tentata uccisione e maltrattamenti di animali. Alcune centinaia, negli ultimi mesi, le segnalazioni da parte della associazione per la difesa e la salvaguardia degli animali, sui cani uccisi con questa tecnica. Un fenomeno che potrebbe essere arginato trovando delle soluzioni per il randagismo. <<Purtroppo – ha spiegato il consigliere comunale Nadia Spallitta – bisognerebbe attivare degli strumenti per risalire ai proprietari dei cani, esercitare maggiori controlli ed applicare le sanzioni>>. E poi propone una soluzione : << Come centrosinistra stiamo promuovendo una mozione che consenta l’utilizzazione di un terreno confiscato ai mafiosi per realizzarvi una sorta di parco attrezzato visitabile anche dai cittadini, dove i cani possano vivere stabilmente e senza essere rimessi su strada, più liberi rispetto all’attuale condizione dei box del canile>>. La novità secondo il consigliere di Un’Altra Storia, potrebbe essere rappresentata dal sostegno che questo parco potrebbe dare alle famiglie, trasformandosi in una pensione gratuita nei casi in cui le famiglie durante il periodo delle vacanze si allontanano dalla città. <<In questo modo – conclude – si ridurrebbe il fenomeno dell’abbandono e quindi del randagismo>>. E forse, si eviterebbe anche lo sterminio dei cani nelle campagne del palermitano ad opera di persone senza scrupoli che cucinano carne con vetro.