Nadia Spallitta, consigliere del gruppo Un’Altra Storia – ha dichiarato:
<<Ancora una volta l’Amministrazione tradisce e delude le aspettative di cittadini e operatori che confidavano nei cosiddetti piani strategici per partecipare allo sviluppo culturale di Palermo. Il piano strategico è un programma di interventi pubblici e privati di cui il Comune deve dotarsi per accedere prioritariamente ai fondi europei stanziati per la Sicilia (oltre 14 miliardi di euro). Il presupposto è la condivisione e la partecipazione del programma pubblico privato secondo condizioni di trasparenza e pari opportunità. Invece, dall’incontro che si è tenuto ieri presso palazzo Palagonia, peraltro sprovvisto di adeguate forme di pubblicità, è emerso, ancora una volta, che non sono resi noti e non sono chiari i criteri di scelta dei progetti privati che confluiranno nel piano strategico e che non è altresì evidente chi e con quali indicazioni selezionerà questi progetti. Appare, inoltre, grave che il Consiglio Comunale che deve intervenire nella fase di programmazione economica e territoriale connessa con i piani strategici, sia assolutamente tenuto all’oscuro di tutto e che venga in questo modo spogliato dei suoi poteri e delle sue funzioni politiche e di indirizzo .>>
<<Ancora una volta l’Amministrazione tradisce e delude le aspettative di cittadini e operatori che confidavano nei cosiddetti piani strategici per partecipare allo sviluppo culturale di Palermo. Il piano strategico è un programma di interventi pubblici e privati di cui il Comune deve dotarsi per accedere prioritariamente ai fondi europei stanziati per la Sicilia (oltre 14 miliardi di euro). Il presupposto è la condivisione e la partecipazione del programma pubblico privato secondo condizioni di trasparenza e pari opportunità. Invece, dall’incontro che si è tenuto ieri presso palazzo Palagonia, peraltro sprovvisto di adeguate forme di pubblicità, è emerso, ancora una volta, che non sono resi noti e non sono chiari i criteri di scelta dei progetti privati che confluiranno nel piano strategico e che non è altresì evidente chi e con quali indicazioni selezionerà questi progetti. Appare, inoltre, grave che il Consiglio Comunale che deve intervenire nella fase di programmazione economica e territoriale connessa con i piani strategici, sia assolutamente tenuto all’oscuro di tutto e che venga in questo modo spogliato dei suoi poteri e delle sue funzioni politiche e di indirizzo .>>