Il Consiglio comunale ha approvato il Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime, uno strumento di pianificazione che individua le modalità di utilizzo del litorale marino (che per la città di Palermo si estende per circa 30 chilometri), sia per finalità pubbliche che per attività private, disciplinate dalle vigenti disposizioni in materia di concessioni. In conformità con la legge regionale 15/2005, il demanio viene suddiviso in “aree”, “zone” e “lotti”. Attraverso l’attenta istruttoria della Commissione urbanistica sono stati altresì individuati i “mini lotti”, che non possono avere un’estensione superiore ai 3 mila metri quadrati, all’interno dei quali sono consentite le iniziative private. L’unico elemento di debolezza sta nel fatto che la piena operatività del piano decorrerà dal 2020, ovvero quando scadranno le concessioni demaniali vigenti che con legge regionale sono state prorogate sino alla predetta data.
Secondo il piano approvato sono garantite le distanze minime tra le concessioni private di 100 metri lineari. Si afferma il principio che il fronte a mare di ogni singola concessione non possa essere superiore a 100 metri. Vengono introdotti gli accessi al demanio marittimo ed il libero transito con una profondità minima di 5 metri lineari. Il piano distingue le diverse destinazioni private in: stabilimenti balneari, aree per la balneazione, aree per le pratiche sportive, aree di spiaggia libera, aree per l’accesso di animali, punti di ristoro, ormeggio, rimessaggio e noleggio, attività commerciali, porti e approdi turistici. Per tutte queste tipologie sono previsti servizi (come docce, cabine) anche ad uso della collettività. Il principio ispiratore del provvedimento, affermato in virtù dei numerosi emendamenti al piano che abbiamo proposto in commissione Urbanistica, è la tutela e la riqualificazione delle coste e la bonifica della costa anche al fine di garantirne la libera fruizione. A tal fine, per altro, sono garantiti accessi al mare di libero transito.
Il Consiglio comunale ha anche votato tre emendamenti accogliendo osservazioni di cittadini e residenti: il primo rivolto alla tutela della “Punta Priola” della costa nord, per la quale è garantita la destinazione a verde pubblico; il secondo rivolto alla riqualificazione della zona costiera in prossimità della borgata di Vergine Maria, garantendo altresì spazi ad uso collettivo e difendendo l’area anche dal fenomeno dell’erosione della costa; il terzo è rivolto a garantire a Mondello, unitamente ad altre previsioni di accessi pubblici, un varco di 30 metri quadrati (corridoio di libera fruizione per qualsiasi attività remo-velica inizialmente destinato a concessione privata) ed a garantire la fruizione pubblica del marciapiede, definito come suolo demaniale. Si tratta di un provvedimento importante, destinato a garantire un uso corretto del demanio pubblico, regolarizzando e uniformando il regime delle concessioni ai privati (che hanno una durata di sei anni) e assicurando servizi alla collettività. Il provvedimento è fondamentale sotto un altro aspetto, in quanto propedeutico a interventi di bonifica, riqualificazione e recupero, indispensabili per una parte di questo territorio (la costa sud), da troppo tempo lasciata all’incuria e al degrado. L’atto rappresenta finalmente un ritorno alla vocazione marinara e turistica delle nostre spiagge che potrebbero così recuperare la loro antica bellezza.