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domenica, 22 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Aria condizionata in tilt da giorni800 dipendenti lasciano gli uffici

Via Ausonia. Gli impiegati del polo tecnico comunale hanno abbandonato le scrivanie: «Aria irrespirabile»

Aria condizionata in tilt da giorni800 dipendenti lasciano gli uffici
Interrogazione della Spallitta:«edificio nuovo costato tantissimo,inagi  bile e del tutto insicuro»

 
 
Un palazzo comunale grande come un inferno. Con tanti vetri e neanche un condizionatore in funzione. Ieri mattina i dipendenti del nuovo polo tecnico di via Ausonia hanno abbandonato gli uffici per radunarsi nell’atrio dello stabile, unica zona con un po’ di ombra. L’impianto di climatizzazione è guasto da una settimana e il clima è diventato insopportabile: <<Siamo esasperati – ha spiegato al telefono una impiegata – Il guasto risale alla settimana scorsa, l’aria negli uffici è irrespirabile per via dell’effetto serra dovuto alle vetrate del palazzo.

Così non si può lavorare, il problema riguarda noi ma anche gli utenti>>. Gli impiegati, per non risultare assenti, non sono comunque usciti dall’edificio. Nel polo tecnico si trovano gli uffici dei lavori pubblici, dell’edilizia privata, dell’edilizia scolastica e degli espropri. Il personale per riprendere il lavoro ha chiesto all’amministrazione comunale di riparare in tempi rapidi l’impianto di climatizzazione. Al fianco dei dipendenti pubblici anche i consiglieri dell’opposizione. Nadia Spallitta, presidente della commissione urbanistica, ha denunciato lo sperpero di denaro pubblico per l’acquisto della struttura: <<Il principio di incendio – ha spiegato Spallitta – che ha messo fuori uso gli impianti di climatizzazione e migliaia di lavoratori, assieme ad un parcheggio sotterraneo inagibile e all’impossibilità di aprire le finestre, fanno sorgere una serie di perplessità sull’acquisto fatto dal Comune per svariati milioni di euro>>. Poi annuncia la presentazione di una interrogazione: Voglio capire – ha aggiunto l’esponente di Un’Altra Storia – quali siano stata le modalità relativa al collaudo dell’edificio ed il costo dello stesso oltre alle modalità e ai tempi con i quali l’Amministrazione intende intervenire per eliminare il grave disagio lavorativo, ripristinando condizioni di sicurezza e agibilità >>. Davide Faraone, infine, parla di un altro immobile comunale che rischia di diventare inutilizzabile: Se gli uffici del nuovo polo tecnico del Comune rilevati da Poste Italiane per circa 23 miliardi di vecchie lire – ha detto il deputato del Pd – non vengono resi energeticamente autonomi, per l’amministrazione Comunale saranno presto un vuoto a perdere>>. Il problema, secondo Faraone, riguarderebbe anche gli impianti idrici ed elettrici: <<I dipendenti – ha concluso – hanno ragione a rifiutarsi di lavorare>>.




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