“Agrigento e Porto Empedocle, anche se per motivi diversi, una per la sua storia antica e l’altra citta’ natale di Pirandello, appartengono al patrimonio dell’umanita’ ed hanno una naturale vocazione turistica e culturale. E’ illogica, quindi, la localizzazione in queste aree di un rigassificatore al confine con il parco pirandelliano e a soli 2 km dalla Valle dei Templi, che implica consistenti attivita’ industriali e la cui realizzazione danneggerebbe l’ambiente e metterebbe in crisi le iniziative turistiche e culturali della citta’ e dell’intero territorio siciliano”.
E’ quanto hanno affermato in una nota l’europarlamentare Rita Borsellino e Nadia Spallitta capogruppo di Un’Altra Storia.
“Siamo perplessi anche sulle procedure seguite che hanno portato all’affidamento dell’appalto ad una societa’ Nuove Energie (chiederemo anche notizie sull’osservanza della normativa europea), in relazione alla quale l’assessore regionale Gaetano Armao, secondo notizie di stampa , sarebbe in conflitto d’interesse. Situazione che da sola – se accertata – dovrebbe gia’ indurre il presidente della Regione, Lombardo, ad annullare tutti gli atti che hanno portato all’assegnazione dell’appalto alla predetta societa’.
Inoltre, invitiamo Lombardo a rivedere l’intera vicenda, salvaguardando le autonomie locali, la cui tutela rappresenta l’elemento principale della sua politica. Ci riferiamo, in particolare, alla posizione del comune di Agrigento che non e’ stato mai coinvolto amministrativamente nel caso e il cui Sindaco e’ stato costretto a rivolgersi al Tar contro la realizzazione del rigassificatore in questa parte del territorio”, conclude la nota.
“Siamo perplessi anche sulle procedure seguite che hanno portato all’affidamento dell’appalto ad una societa’ Nuove Energie (chiederemo anche notizie sull’osservanza della normativa europea), in relazione alla quale l’assessore regionale Gaetano Armao, secondo notizie di stampa , sarebbe in conflitto d’interesse. Situazione che da sola – se accertata – dovrebbe gia’ indurre il presidente della Regione, Lombardo, ad annullare tutti gli atti che hanno portato all’assegnazione dell’appalto alla predetta societa’.
Inoltre, invitiamo Lombardo a rivedere l’intera vicenda, salvaguardando le autonomie locali, la cui tutela rappresenta l’elemento principale della sua politica. Ci riferiamo, in particolare, alla posizione del comune di Agrigento che non e’ stato mai coinvolto amministrativamente nel caso e il cui Sindaco e’ stato costretto a rivolgersi al Tar contro la realizzazione del rigassificatore in questa parte del territorio”, conclude la nota.