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sabato, 27 luglio 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Braccio di ferro sul nuovo cimitero Spallitta – ‘Non risolve l’ emergenza’

LA REALIZZAZIONE del nuovo cimitero a Ciaculli è al centro di una diatriba tra l’ amministrazione comunale e il consigliere Nadia Spallitta (Sinistra ecologica e Libertà), capogruppo di Un’ Altra Storia e presidente della commisione Urbanistica. Dopo il via libera al progetto, in variante, presentato all’ Ordine degli Architetti dall’ assessore all’ Urbanistica Mario Milone, c’ è la preoccupazione che l’ opera risulti inadeguata a fronteggiare l’ emergenza cimiteriale: su 40 mila spazi, soltanto 532 saranno destinati alle fosse nei campi d’ inumazione. Troppo pochi: secondo quanto stimato dall’ ufficio Gestione impianti cimiteriali del Comune, andrebbero esauriti in tre-quattro mesi.
«La commissione ha espresso parere favorevole sulla delibera, con la mia sola astensione – spiega la Spallitta. Si tratta di un provvedimento che riguarda un’ area di oltre 160 mila metri quadrati, in parte oggi agrumeto, che prevede espropriazioni per 10 milioni di euro e necessiterebbe di circa 80 milioni di euro. Ritengo sia indispensabile che la città abbia un nuovo cimitero, ma non condivido la filosofia dell’ atto. L’ intera struttura, che prevede la creazione di circa 40 mila nuovi posti – 39.500 loculi e cappelle gentilizie da vendere e affittare e 532 fosse ad uso pubblico – sarà realizzata con un project financing e gestita da privati». Ma c’ è anche la questione dei container di via Messina Montagne dove ancora oggi vivono 13 famiglie. «I container – spiega Nadia Spallitta – insistono in parte sull’ area dove verrà realizzato il nuovo cimitero. A breve, si prevede finalmente lo smantellamento di questo campo indecoroso per dare spazio alla nuova opera, ma nulla si dice su dove andranno a finire i nuclei familiari». Disaccordo sul progetto è stato espresso anche dal dirigente comunale dell’ ufficio Gestione impianti cimiteriali Gabriele Marchese: «Il progetto non garantisce una soluzione alternativa all’ emergenza sepolture. Ogni anno riceviamo 1.500 richieste circa per l’ acquisto di spazi nella nuda terra (500 euro ciascuno) In questo modo si favorirebbero soltanto le famiglie che non hanno difficoltà economiche».




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