Il gup, Ettorina Contino, ha condannato quattro dei sei imputati accusati dei brogli nelle elezioni comunali di Palermo del 2007. Avrebbero falsificato le preferenze su diverse schede elettorali per favorire alcuni candidati alle amministrative.
Il gup ha accolto le richieste del pm Maria Forti e ha condannato a 4 anni e sei mesi Gaspare Corso, candidato al Consiglio comunale con la lista di centrodestra ”Azzurri per Palermo”; a 4 anni e 20 giorni Vito Potenzano, candidato a un Consiglio circoscrizionale; a 3 anni e 2 mesi Giovanni Maria Profeta e a 3 anni e 20 giorni Gaetano Giorgianni, presidenti di seggio. Assolti Silvana Lo Franco, cognata di Corso, e Francesco Paolo Teresi, anche lui candidato nella lista ”Azzurri per Palermo”, che appoggiava l’elezione del sindaco Diego Cammarata. Il gup ha anche deciso una provvisionale immediatamente esecutiva di 1000 euro per le parti civili: le consigliere comunali del gruppo ”Un’altra storia” Antonella Monastra e Nadia Spallitta, difese dall’avvocato Maurizio Cicero, gli esponenti dell’Idv Fabio Giambrone, Fabrizio Biondo, Manfredi Lombardo, Fabrizio Ferrandelli, Cesare Mattaliano e Leoluca Orlando. Per la liquidazione del danno il gup ha rinviato al giudice civile.