Il sindaco contesta un emendamento al bilancio approvato dal Consiglio, con sui, alla luce dei rilievi e indicazioni della Corte dei conti, dispone che la spesa sia limitata ai casi di necessità e per un periodo limitato di tempo. E si rivolge al TAR perché giudica l’emendamento approvato come lesivo delle prerogative della giunta. Si deciderà a fine mese. Il Consiglio, da parte sua, per iniziativa del suo presidente, Alberto Campagna, ha deciso di presentare ricorso. Un atto dovuto per difendere le decisioni dell’assemblea. Le opposizioni presentano un ricorso a parte. <<Cammarata sconfessa l’azione dei consiglieri della sua stessa compagine politica>> dice il consigliere comunale di Un’Altra Storia Nadia Spallitta. <<L’anomalia è che Cammarata dimentica – continua – che i consiglieri sono 50 e che il Consiglio non è un organo autonomo dotato di sua personalità giuridica. Il ricorso, dunque, oltre che infondato è improcedibile>>.