Il consigliere Nadia Spallitta (Altra Palermo), componente della Commissione urbanistica – in riferimento alla grave situazione di disagio vissuta in questi giorni dalle famiglie senza tetto – ha dichiarato:
<<Purtroppo il grave stato di disagio in cui versano, oramai da oltre dieci giorni, le 18 famiglie dei senza tetto, ancora non ha trovato una soluzione. Più volte è stato chiesto al sindaco Cammarata di adottare adeguati provvedimenti per tamponare, nell’immediato, l’emergenza alloggio che ha colpito i tanti nuclei familiari rimasti senza casa. E’ fondamentale che l’Amministrazione si attivi concretamente, in queste ore, per garantire alle famiglie prive di una abitazione, un tempestivo ritorno alla normalità e ad una situazione alloggiativa dignitosa, senza violare diritti acquisiti in precedenza da altre famiglie e senza scavalcare alcun tipo di graduatoria o liste già esistenti; liste che tuttavia potranno eventualmente essere aggiornate ed adeguate alle nuove emergenze sociali, come ad esempio, nel recentissimo caso del crollo del Capo. Una volta superata l’attuale insostenibile situazione, si dovrà avviare una seria politica abitativa e sociale che, dalla ricognizione del patrimonio esistente e dalla analisi dei bisogni, consenta una razionale pianificazione ed una funzionale programmazione degli interventi.>>
<<Purtroppo il grave stato di disagio in cui versano, oramai da oltre dieci giorni, le 18 famiglie dei senza tetto, ancora non ha trovato una soluzione. Più volte è stato chiesto al sindaco Cammarata di adottare adeguati provvedimenti per tamponare, nell’immediato, l’emergenza alloggio che ha colpito i tanti nuclei familiari rimasti senza casa. E’ fondamentale che l’Amministrazione si attivi concretamente, in queste ore, per garantire alle famiglie prive di una abitazione, un tempestivo ritorno alla normalità e ad una situazione alloggiativa dignitosa, senza violare diritti acquisiti in precedenza da altre famiglie e senza scavalcare alcun tipo di graduatoria o liste già esistenti; liste che tuttavia potranno eventualmente essere aggiornate ed adeguate alle nuove emergenze sociali, come ad esempio, nel recentissimo caso del crollo del Capo. Una volta superata l’attuale insostenibile situazione, si dovrà avviare una seria politica abitativa e sociale che, dalla ricognizione del patrimonio esistente e dalla analisi dei bisogni, consenta una razionale pianificazione ed una funzionale programmazione degli interventi.>>