mi rivolgo a voi in un momento in cui da varie parti arrivano segnali preoccupanti circa il futuro della nostra Regione e del nostro Paese. Mancano misure concrete per affrontare la crisi economica, mentre le imprese soffrono e milioni di lavoratori sono privi di tutele sociali. Il contrasto alla criminalità viene affidato a slogan e petulanti ronde, a fronte dei pesanti tagli alle forze dell’ordine e ai barbari respingimenti di migranti. I continui attacchi alla libertà d’informazione e alla magistratura da parte dell’esecutivo minano le basi della nostra democrazia e nel tessuto sociale si avvertono pericolosi rigurgiti di omofobia, razzismo, divisioni tra Nord e Sud, mentre le donne continuano ad essere relegate ai margini del potere, vittime tra le mura domestiche, oggetti dentro la cornice della tv. Tutto questo è il risultato dell’azione condotta in questi anni dal centrodestra e dal governo Berlusconi.E se Roma non ride, Palermo sta ancora peggio. Perché alle gravi carenze del governo nazionale, in Sicilia si somma la paralisi amministrativa della giunta Lombardo. Nonostante i proclami neosicilianisti, il Governo regionale continua ad arrancare sui temi dello sviluppo economico, della sanità e dell’ambiente.
Dopo quasi due anni dal suo insediamento, Lombardo non è riuscito a dare risposte concrete alle criticità create dal suo predecessore e, come dimostra l’ultimo Documento di programmazione economica e finanziaria o la questione dei Fas, l’immobilismo della macchina amministrativa fa il pari con una programmazione che non affronta i gravi problemi dell’Isola. Stiamo perdendo il treno europeo e già quest’anno rischiamo di vederci sottrarre più di 300 milioni di euro di fondi strutturali di Agenda 2007, grazie all’incapacità delle giunte Cuffaro e Lombardo.
Senza parlare del Ponte sullo Stretto, opera inutile e pericolosa, che ha già sottratto e continuerà a sottrarre risorse fondamentali per gli interventi che servirebbero ad affrontare i nodi critici della nostra regione, da Termini Imerese al dissesto idrogeologico del territorio. Alla Sicilia non occorre il Ponte, serve altro. Servono un futuro sostenibile, un’economia verde, un’impresa responsabile, una cittadinanza consapevole. Per tutte queste ragioni, ho scelto di dare vita a “Semplicemente democratici”, di sostenere il progetto di Dario Franceschini, il progetto di Giuseppe Lupo, il nostro progetto. Dico nostro, perché questo progetto politico fa della partecipazione dal basso il principale strumento di azione, così come avvenuto per il Programma partecipato dei cantieri territoriali. Un progetto di rinnovamento, che è poi quello che mi ha spinto ad accettare la sfida per le Europee e che ha spinto tante donne e tanti uomini ad aderire al Partito democratico.E’ per questo che vi invito a partecipare alle primarie del 25 ottobre. Per Dario, per Giuseppe, per “Semplicemente democratici”. Per salvare il nostro paese, la nostra regione, dallo sfacelo cui stiamo da troppo tempo assistendo.
Un affettuoso abbraccio e buon cammino,