“Cemento sul verde, il commissario non firmi”
Appello dei consiglieri comunali sulla maxi-lottizzazione in via Di Blasi: rivedere il progetto
In mezzo a quello che era il “limoneto della baronessa Turrisi” in un’area di 130 mila metri quadrati tra la via Di Blasi e la via Leonardo da Vinci, è in corso la lottizzazione più grande di Palermo, che prevede otto palazzi tra gli otto e i 12 piani color mattone, aree verdi attrezzate, parcheggi e negozi per lo shopping. All’interno dei lotti i proprietari, Gaspare e Franca Genova, hanno voluto alleggerire la visione dei sei palazzoni accostati uno all’altro, a gruppi di tre, che già invade lo spazio.
E così il complesso edilizio presenta anche la realizzazione di alcuni corpi bassi con un centro commerciale, un residence con centro benessere, piscina, buvette, auditorium e sala per le conferenze. Quanto basta perché una ventina di consiglieri comunali e la presidente della commissione urbanistica, Nadia Spallitta, di Un’Altra Storia, che sconosceva le novità contenute nel progetto, si siano appellati al commissario ad acta inviato dalla Regione per avere una risposta sulla regolarità della pratica, che è in attesa di una proroga. I consiglieri chiedono di verificare se nel progetto ci siano state violazioni rispetto alla convenzione, se dopo dieci anni l’opera sia compatibile con le necessità del quartiere Passo di Rigano e se siano state realizzate opere in variante, come il residence e la piscina, al posto del centro di quartiere per il Comune. <<Il commissario valuti anche se il verde previsto non sia frammentario e se sarà fruibile dalla collettività : solo 8 mila metri quadrati ci sembrano pochi, su un volume di 138 mila metri cubi>> dice la Spallitta. Al lavoro dal 2003, da quando sono arrivate le autorizzazioni, ci sono le coop Acacia e Domus Letizia, che realizzeranno circa 130 appartamenti. <<Le opere sono già definite al 75 per cento e tra sei mesi saremo in grado di consegnare una prima parte dei lavori – afferma l’architetto Attilio Milan – coordinatore del progetto – consegneremo al Comune le opere di urbanizzazione previste, strade, parcheggi, sottoreti e verde, già a buon punto. Abbiamo recintato le otto aree a verde pubblico attrezzato, uno spazio conforme e grande 6 mila metri quadrati>>. Sulla lottizzazione “Genova” la cui storia inizia nel 1997 (fu approvata un giorno prima del nuovo Prg) con un iter travagliato scandito da ritardi, cause al Tar varianti e l’intervento di ben due commissari ad acta inviati dalla Regione, manca ancora l’ultimo ok. Il nuovo commissario, Donatello Messina, a giorni deciderà se firmare la proroga di cinque anni alla lottizzazione, scaduta nel 2007. <<Abbiamo chiesto in realtà uno slittamento tecnico dei tempi perché il progetto è rimasto fermo cinque anni per l’approvazione definitiva della variante al Prg – spiega Milan – Non capiamo tutto questo allarme: l’area centrale, denominata U.S. sarà ceduta al Comune, come previsto, perché vi realizzi il centro di quartiere. E il residence con piscina e il resto rientra nella sistemazione interna dei lotti>>. Solo un lotto, il 1D1 è già abitato: si tratta di un edificio su via Di Blasi realizzato con una concessione separata. Secondo l’assessore all’Edilizia Pippo Enea, gli uffici del Comune tengono gli occhi aperti sull’opera: <<I proprietari ci hanno proposto di procedere per tranche. Abbiamo chiesto una relazione, valuteremo le varianti presentate e con gli uffici controlleremo il rispetto della convenzione>>.