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giovedì, 21 novembre 2024
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Nadia Spallitta

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Cimitero di Ciaculli, lite dopo lo stop – E Milone attacca: si dovrà rifare tutto

Cimitero di Ciaculli, lite dopo lo stop – E Milone attacca: si dovrà rifare tutto
COMUNE. Nadia Spallitta ribadisce : <<progetto faraonico da ridimensionare>>. L’assessore : <<Ma c’era il sì della Sovrintendenza>>
Chissà se resterà nei sogni di chi coltivava il desiderio di realizzare una sepoltura di famiglia o se, un giorno, il cimitero di Ciaculli vedrà la luce. Una cosa è certa: i tempi sono lunghi e lo sarebbero stati anche se il Consiglio comunale avesse approvato il progetto realizzato dalla squadra dell’assessore all’Urbanistica Mario Milone. Questo punto è l’unico sul quale maggioranza e opposizione sono d’accordo. Tutto il resto è scontro politico e d’idee. A partire dalla ricaduta paesaggistica del cimitero sulla città : <<Il progetto prevede la costruzione di palazzine anche a tre piani e questo non sarà certo un bel vedere per i cittadini>>, ha dichiarato Nadia Spallitta, consigliere del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà, che ha visto approvato il proprio emendamento la scorsa settimana e che ieri ha denunciato di aver trovato la propria automobile aperta e con tutti gli oggetti sparpagliati a terra <<proprio all’indomani del voto: mi auguro sia solo una coincidenza>>.
Agli appunti <<tecnici>> sulle cubature, Milone replica : <<Non è compito che spetta alla Spallitta, ma alla Sovrintendenza ai beni culturali, fare queste valutazioni e proprio la Sovrintendenza ha dato un giudizio più che favorevole, anzi lusinghiero al progetto>>. Secondo la Spallitta ed il suo emendamento, inoltre, è necessario dare corso al piano regolatore <<senza andare a perdersi in varianti che richiedono tempi faraonici di realizzazione. E’ molto più semplice – ha sottolineato poi il consigliere di Sinistra ecologia e libertà – seguire un progetto di più ridotte dimensioni e quindi di più semplice fattura, senza contare il risparmio in termini di tempi di realizzazione>>. L’emendamento approvato dalla Spallitta, infatti, prevede la riduzione dell’area interessata a Villabate da 16 a 6 ettari. <<I tempi – sostiene , invece, Milone – sarebbero stati quelli tradizionali di un’opera pubblica. Nessuno in questi cinque anni di lavoro ha detto che i tempi sarebbero stati brevi, ma che sarebbe stato necessario seguire tutta la procedura. D’altra parte anche se avessimo fatto un progetto di più piccole dimensioni avremmo impiegato lo stesso tempo e avremmo dovuto chiedere gli stessi pareri poiché sono decaduti i vincoli preordinati all’esproprio e comunque era necessario seguire una procedura di variante per riapporre i vincoli. Adesso invece si dovrà rifare il progetto e ciò significa riattivare il lungo circuito dei pareri>>. Infine in merito all’ultima questione sollevata da Nadia Spallitta, ovvero sul fatto che il progetto è stato realizzato senza tenere conto dell’importante parere dell’ufficio Impianti cimiteriali del Comune, Milone dice : <<Nel 2004 in pendenza di una grave carenza di posti l’Amministrazione attiva ha istituito un gruppo di lavoro ad hoc che ha redatto il progetto in conformità in merito alle regole vigenti>>.



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