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giovedì, 26 dicembre 2024
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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

Comune senza bilancio, Festino in bilico

IL FESTINO di Santa Rosalia rischia di saltare, mentre in Consiglio comunale torna d’ attualità la delibera che storna i fondi Tarsu alla Gesip: due sere fa Sala delle Lapidi ha approvato tutti gli atti propedeutici al bilancio, ma non ha detto sì al documento finanziario. La seduta è stata riconvocata per domani sera: ma il tacito accordo è di mandare a vuoto l’ appello e di ripresentarsi lunedì alle 18. 
Una notizia che ha gelato lo staff del sindaco Diego Cammarata: per allestire la festa del 14 luglio servono almeno 48 ore. Bisogna montare i palchi e affiggere i cartelli con i divieti di sosta, firmare le ordinanze di chiusura delle strade e predisporre i turni dei vigili oltre che affidare gli incarichi professionali. Per dare il via libera al corteo, serve il voto della giunta: «Se il bilancio non viene approvato entro martedì mattina, il Festino salterà», dice lo staff di Cammarata. Il sindaco ieri ha incontrato l’ arcivescovo Paolo Romeo per illustrargli il progetto del direttore artistico Alfio Scuderie ha dovuto spiegargli che la festa è ancora in bilico. E mentre sull’ aula incombe il destino della notte del 14, sui consiglieri piove un’ altra tegola: ieri mattina il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile ha scritto al presidente Alberto Campagna per avvisarlo che se non sarà approvata la delibera Tarsu c’ è il rischio di incorrere in danno erariale. Basile allega due sentenze che impongono ai Comuni che non sono passati da Tarsu a Tia di portare al cento per cento il tasso di copertura del servizio di smaltimento attraverso la tassa. Proprio quello che Sala delle lapidi dovrebbe fare portando il tasso di copertura dal 93 al cento per cento attraverso i fondi recuperati con la lotta all’ evasione. Con il no alla delibera le somme incassate dai morosi consentirebbero di abbassare la tassa di qualche euro a chi ha sempre pagato. Con il sì all’ atto, invece, l’ amministrazione non restituirebbe nulla ai contribuenti e utilizzerebbe le somme della lotta all’ evasione (circa 5 milioni) per Gesip. «La lettera di Basile è chiara – dice Campagna – non aumentare il coefficiente può esporci al giudizio della Corte dei conti». In ballo ci sono soprattutto 5 milioni di risorse "extra" nell’ ultimo bilancio prima delle elezioni: non è un caso che l’ altra notte il numero legale sia mancato proprio quando a sorpresa è stata prelevata la delibera Tarsu. In aula il clima è già teso. Due sere fa a notte fonda è stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche: «Un libro dei sogni», attacca il presidente della commissione Urbanistica Nadia Spallitta che ha presentato l’ emendamento che cancella il progetto di un parcheggio interrato in viale Campania. La tensione in aula è stata soprattutto nella maggioranza che ha portato alla bocciatura di un emendamento tecnico che avrebbe permesso di utilizzare 15 milioni di fondi Fas per rifare l’ illuminazione nelle zone Arenella, stazione e SciutiNotarbartolo: «Emendamento non concordato che gli uffici non hanno saputo spiegare», dice il Pid che ha votato con il centrosinistra. Tra gli emendamenti approvati, invece, quello per il restauro della facciata del teatro Politeama. L’ aula ha approvato infine la delibera sulle dismissioni immobiliari: con un emendamento di Elio Bonfanti, Udc, 2 milioni di euro di incassi sono stati destinati al recupero delle scuole cadenti. 



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