La politica urbanistica e le scelte di utilizzo del territorio hanno una grande valenza sullo sviluppo socio-economico della città e dei suoi abitanti. Sono convinta che condizioni di degrado e di invivibilità, in qualche modo agevolino la violenza e determinino comunque uno sviluppo carente della personalità. Forse se lo Zen fosse stato realizzato con caratteristiche architettoniche diverse, con materiali di qualità, con centri di aggregazione, servizi, parchi a verde per i bambini, i drammatici episodi, che quotidianamente segnano la vita di questo quartiere non ci sarebbero.
Per questo, di fronte all’opportunità che abbiamo di un nuovo strumento urbanistico (che tarda ad arrivare, mentre gli uffici si ostinano a proporre perlopiù delibere di varianti del vecchio Prg obsoleto di 20 anni) l’amministrazione pubblica dovrebbe avere il coraggio di scelte radicali di trasformazione del territorio idonee a dare dignità ai residenti”. Lo dice il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta, che aggiunge:”in molte altre città europee all’avanguardia sono stati attuati progetti di demolizione e ricostruzione di interi quartieri, non vedo perchè anche a Palermo, attraverso una programmazione puntuale e specifica non si possa prevedere la graduale demolizione e ricostruzione dello Zen”.