Cronaca sintetica della seduta di venerdì 23 ottobre 2009
La seduta del Consiglio comunale di venerdì 23 ottobre (ore 20:00) si apre con all’ordine del giorno due punti fondamentali : approvazione del rendiconto e manovra relativa alla salvaguardia degli equilibri del bilancio comunale. Parte la discussione sul rendiconto ed intervengono criticamente i consiglieri Terminelli (Pd), Ferrandelli (Idv), Bonfanti (Idv) ed io (Un’Altra Storia), contestando in generale i risultati conseguiti dall’assessore Bavetta, che hanno portato sostanzialmente ad una situazione di grave criticità del bilancio comunale e all’annullamento di atti dichiarati illegittimi dal Tar palermitano, con obbligo di rimborso di somme introitate e non dovute.
Viene sottolineato che da quasi due anni la Corte dei conti contesta l’abnorme uso dei debiti fuori bilancio, chiede chiarimenti sulla situazione dell’Amia, spiegazioni sull’elevato numero dei dipendenti comunali e delle aziende partecipate, domanda come siano stati utilizzati gli 80 milioni dati al Comune di Palermo con delibera CIPE e chiede ragguagli sulla dismissione di società partecipate che non svolgono servizi pubblici essenziali. A nessuno di questi rilievi, fino ad oggi, l’Amministrazione nella persona dell’assessore competenze ha fornito risposta, reiterando tuttavia comportamenti in contrasto con i predetti rilievi. I gruppi Idv e Un’Altra Storia, inoltre, hanno sollevato taluni rilievi sulla veridicità di alcune voci del rendiconto con particolare riferimento ai residui attivi (ovvero entrate accertate e non riscosse) relativi all’anno 2006 correlati con la Tarsu 2006 e pari a 40 milioni di euro. In particolare è stato eccepito che la voce doveva essere adeguata all’annullamento dell’aumento dell’aliquota Tarsu e conseguentemente doveva essere ridotta, così come doveva essere ridotto l’avanzo di Amministrazione collegato ai residui provenienti dalla Tarsu, anche perché l’avanzo consente all’Amministrazione di affrontare nuove spese (che nella fattispecie non potrebbero essere affrontate in quanto l’avanzo collegato ai residui attivi Tarsu 2006 non esiste). Ai nostri quesiti hanno risposto sia il ragioniere generale che il Presidente dei revisori dei conti, dott. Di Simone, confermando la bontà e l’approvabilità del rendiconto considerando che i fatti sopravvenuti (sentenza di annullamento dell’aliquota Tarsu) non rilevavano , in quanto il rendiconto registrava la situazione alla data del 31 dicembre 2008. Tuttavia, tali risposte non sembravano convincenti, tant’è che contestualmente al rendiconto veniva proposto un documento di salvaguardia dei riequilibri, che nasceva dalla consapevolezza e dalla conoscenza della sentenza di annullamento dell’aliquota Tarsu. Al fine di rettificare in questa parte il rendiconto, Idv e Un’Altra Storia hanno posto una pregiudiziale avente ad oggetto l’emendamento al rendiconto che, tuttavia, è stata bocciata. Una seconda pregiudiziale è stata posta dal consigliere Mimmo Russo (Mpa) che ha evidenziato che nel rendiconto non era inserita la situazione patrimoniale e contabile dell’Amia, in quanto questa azienda, ad oggi, non ha depositato neanche il bilancio relativo all’anno 2008. In effetti è evidente che la situazione di Amia incide notevolmente sul bilancio comunale e le sue perdite e i suoi debiti sono anche perdite e debiti del Comune che ne risponde in qualità di socio unico. Con la pregiudiziale si chiedeva, prima di approvare il rendiconto, di acquisire il bilancio dell’Amia. A questo punto, a seguito di un intervento forse eccessivamente ironico (per le sensibili orecchie dei consiglieri) del consigliere Orlando (Pd), scoppia in Aula la solita bagarre i cui principali protagonisti sono il presidente Campagna e lo stesso Orlando, a conclusione della quale Campagna chiude improvvisamente la seduta, lasciando ancora una volta che il Consiglio non arrivi a nessun voto e si protragga la situazione di improduttività dello stesso. L’intervento del consigliere Orlando era ironicamente contro la pregiudiziale (infatti il sui voto è stato poi favorevole alla pregiudiziale) e puntava il dito contro la paradossale conduzione dell’Amia e su alcune nomine all’interno della stessa, non ultima la nomina del dirigente Collesano (già dirigente esterno del Comune) che, secondo il consigliere Orlando, era uomo molto vicino ad alcuni esponenti del Pdl. Da qui, probabilmente, la clamorosa reazione del presidente del Consiglio comunale , Campagna, e l’improvvisa chiusura dei lavori.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia