Cronaca sintetica della seduta del Consiglio comunale di giovedì 29 aprile 2010
“Ieri, (giovedì 29 aprile ) il Consiglio comunale convocato alle ore 19.00, doveva trattare la delibera relativa al nuovo regolamento TARSU che, se approvata, avrebbe determinato un ulteriore aumento del gettito fiscale, tale da portare la copertura del costo del servizio di smaltimento dei rifiuti dall’attuale 82% previsto dagli uffici alla copertura del 100% dello stesso costo, con ulteriore aumento quindi della maggiorazione del 75% dell’aliquota già dichiarati illegittimo più volte dal TAR. Chiusa la discussione generale che ha visto contrapporsi in modo frontale gli schieramenti del centrodestra e quelli del centrosinistra, ieri sera doveva iniziare la trattazione di circa 1000 emendamenti presentati dalle forze di opposizione, alcuni dei quali di natura sostanziale, altri più strumentali e rivolti al tentativo di impedire l’approvazione di questo atto sentito come iniquo da tutti.
Dopo le comunicazioni, il consigliere Milazzo (portavoce del PDL) ha presentato “una mozione d’ordine” con la quale il PDL chiedeva che si vietasse – in deroga al regolamento ed alla legge – ai consiglieri comunali di potere fare dichiarazioni di voto e interventi sia sugli emendamenti che sui sub-emendamenti. Sostanzialmente in questo modo il centrodestra cercava di ridurre i tempi di trattazione degli emendamenti al fine di addivenire più facilmente all’approvazione del regolamento TARSU. La presentazione di questa mozione d’ordine, che se messa ai voti sarebbe stata approvata dalla maggioranza di centrodestra in quel momento presente in aula, è stata vissuta come un vero e proprio attentato ai più elementari diritti democratici e di rappresentanza politica, in virtù dei quali, per legge, per statuto e per regolamenti, ogni consigliere comunale ha diritto di intervenire e di dichiarare la sua posizione in relazione a tutti gli atti che implicano una votazione. Ne è scaturito un forte dibattito con interventi di tutti i consiglieri del centrosinistra, che hanno rivendicato le loro prerogative, l’inviolabilità dei loro diritti, l’improponibilità di questo atto, l’illegittimità e i vizi della procedura e soprattutto lamentando l’incapacità del centrodestra di confrontarsi in modo democratico su questione di interesse generale, tentando di impedire la conoscenza degli atti, la discussione e il dibattito, al solo scopo di imporre una decisione ritenuta dal centrodestra evidentemente immodificabile. Cioè l’aumento ulteriore della pressione fiscale per coprire i costi, o meglio lo sperpero di denaro pubblico notorio dell’Amia e far gravare sui cittadini l’inefficienza dell’azienda e l’assenza stessa dei servizi di raccolta rifiuti. Dopo gli accesi interventi dei consiglieri Faraone, Terminelli, Filoramo, Scavone, Pellegrino, Monastra e il mio, e l’intervento del consigliere Tantillo per il centrodestra, l’ufficio di Presidenza ha ritenuto di sospendere la seduta e rinviare la votazione alla prossima convocazione del Consiglio, auspicando che l’intera questione del regolamento Tarsu, possa essere affrontata in modo propositivo da parte di tutte le componenti politiche del Consiglio Comunale”.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia