CRONACA DAL CONSIGLIO COMUNALE
Giu 05, 2010Ufficio StampaCronaca dal Consiglio
Cronaca sintetica della seduta del Consiglio comunale del 3 e 4 giugno 2010
<<Nei giorni 3 e 4 giugno il Consiglio comunale ha affrontato la discussione relativa alla dichiarazione di Palermo “città d’arte” (su questa delibera c’è il parere favorevole all’unanimità della terza commissione consiliare), una delibera che dovrebbe consentire l’apertura e la chiusura degli esercizi commerciali anche in deroga alle vigenti disposizioni normative. Il dibattito in aula, che tra i numerosi interventi ha visto anche quello del consigliere Terminelli (Pd), del consigliere Moschetti (Pdl) e il mio, ha riguardato soprattutto due aspetti.
Il primo relativo alla necessità di assicurare la tutela dei lavoratori subordinati, individuando sistemi e correttivi indispensabili per evitare lo sfruttamento dei lavoratori e il lavoro nero. Di questi correttivi – allo stato – la proposta di delibera è sprovvista. Il secondo aspetto, invece, l’opportunità di inserire una disciplina relativa all’apertura e chiusura dei negozi in un contesto più ampio di effettiva valorizzazione dei beni storici della città, creando appositi percorsi ed eventi culturali che possono dare un reale significato ed una giustificazione all’apertura (ad es. domenicale) dei negozi stessi (anche di questi elementi la delibera è del tutto sprovvista). Tra le questioni che ho sollevato nel mio intervento, in occasione del quale ho sottolineato che- sull’atto così formulato – uno dei sindacati maggiormente rappresentativi quali la CGIL si esprimeva in senso contrario, è stata la contraddittorietà del comportamento dell’Amministrazione che, da un lato dichiara Palermo “città d’arte” e poi sostanzialmente svuota di significato questa dichiarazione, in quanto dismette il suo patrimonio storico. Più precisamente ha conferito al teatro Biondo “in donazione” in tempi recenti il complesso monumentale di S. Agata alla Guilla, ha conferito all’Amia per coprirne i debiti il palazzo storico denominato “La Rosa”, sembrerebbe anche che voglia donare sempre al teatro Biondo anche il collegio La Sapienza di piazza Magione. Inoltre, ha bandito una gara per tre anni per dare in gestione quasi tutti gli immobili monumentali comunali (da palazzo Ziino alla biblioteca comunale, allo Spasimo ai giardini della Favorita ecc ecc, ) a soggetti privati ai quali concede anche un milione di euro affinché gli stessi possano godere gratuitamente e gestire a loro vantaggio il patrimonio pubblico in piena libertà e autonomia ,organizzando mostre, convegni, eventi, esposizioni, vendendo materiale promozionale, le cui entrate vanno tutte al privato. Quindi senza nessun reale vantaggio per l’ente pubblico e anzi in contrasto con una programmazione pubblica di utilizzazione e gestione dei beni monumentali all’interno di Palermo “città d’arte”. La delibera, nonostante le numerose perplessità sollevate nel corso dei vari interventi, è stata approvata dal Consiglio Comunle (senza il voto del gruppo un’Altra Storia) >>.
Nadia Spallitta – capogruppo di Un’Altra Storia