Nella seduta di giovedì erano all’ordine del giorno le seguenti delibere : approvazione piano di lottizzazione area Fondo patti e San Filippo Neri – 18 alloggi ; e approvazione piano di lottizzazione area Pallavicino-Castelforte – 16 ville; e rinnovo del contratto di servizio con la GESIP. In sede di comunicazione, ho chiesto venissero convocati i Revisori dei Conti, il Ragioniere generale, i Presidenti delle società partecipate e i rispettivi assessori, per rispondere ai numerosi quesiti sollevati dalla Corte dei Conti in relazione, tra l’altro ai seguenti punti:
* Situazione del disallineamento (discordanza) al 31.12.2008 tra il bilancio comunale e quello delle società partecipate
* Utilizzo degli 80 milioni conferiti dallo Stato
* Spiegazione sul mancato utilizzo di 87 milioni di euro di un mutuo aperto con un istituto bancario
* Relazione sulla spesa di 257 milioni di euro per le società partecipate
* Giustificazione relativa alla percentuale del 23% di riscossione delle entrate derivanti da contravvenzioni
* Relazione sulle entità dei residui attivi
Anche il consigliere del Pd Maurizio Pellegrino, poco prima era intervenuto sull’argomento, contestando il comportamento del Presidente che non aveva comunicato al Consiglio Comunale la presenza di una nota della Corte dei Conti così importante. Ho altresì chiesto, associandomi ad una richiesta del collega Mimmo Russo, se fossero state avviate le procedure di contestazione della responsabilità contabile degli uffici di gestione degli impianti sportivi che avevano fatto scadere, senza attivarla, la polizza assicurativa relativa al Palasport e agli altri impianti, stipulata per i casi di danni derivanti dal mal tempo. In altre parole, il crollo del tetto e gli altri danni al Palasport, erano coperti assicurativamente, ma nessuno, nei termini, ha attivato le predette polizze, per cui i danni oggi devono essere assunti interamente dal Comune. La collega Antonella Monastra è poi intervenuta contestando la richiesta all’ingresso di Palazzo delle Aquile, dei documenti di identità, con fotocopia degli stessi, chiedendo la revoca del provvedimento. Il Consiglio è passato, quindi, alla trattazione della lottizzazione a San Filippo Neri. E’ intervenuto il collega Filoramo, rilevando l’inopportunità della discussione dei piani di lottizzazione, in quanto non era stato ancora siglato il protocollo di legalità con la Prefettura, con relativa acquisizione della certificazione antimafia. Si è aperto, dunque, un dibattito ad esito del quale anche parte della maggioranza (RDC e MPA) era favorevole ad un accantonamento della delibera. Io ho rilevato, altresì, che il piano di lottizzazione non poteva essere comunque approvato, perché il proponente (cooperativa Anemone) non era il proprietario dell’area, ma titolare di un preliminare di compravendita che, tuttavia, era scaduto da mesi. In altri termini, so correva il rischio, inverosimilmente, di approvare una lottizzazione senza sapere a favore di chi la stessa veniva approvata e chi dovesse realizzare le opere ed assumere i relativi obblighi. Alla luce di questi interventi, il Presidente accantonava entrambi i piani di lottizzazione. La seduta si scioglieva per venir meno del numero legale.