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Nadia Spallitta

Ultimo aggiornamento

CRONACA DAL CONSIGLIO COMUNALE

palazzo_delle_aquile.jpg
palazzo_delle_aquile.jpgCronaca sintetica del Consiglio Comunale di mercoledì  18 marzo 2009

Nella seduta di mercoledì, il primo argomento da trattare secondo le richieste del centrosinistra, doveva essere la mozione rivolta alla presentazione della querela da parte dell’attuale Presidente dell’AMIA Marcello Caruso ( termine scaduto per il sindaco ma ancora aperto per il Presidente) nei confronti della stessa azienda. In particolare il centrosinistra, in modo compatto e unitario, ha chiesto il prelievo della predetta mozione anche per aprire un dibattito più ampio sulle responsabilità patrimoniali e amministrative che hanno portato al dissesto della azienda AMIA. La discussione ha riguardato, tra l’altro, l’utilizzazione incontrollata del denaro pubblico in operazioni di dubbia valenza, per esempio la incomprensibile spendita di circa tre milioni di euro per avviare rapporti ed aprire una fantomatica sede a Dubai, o ancora la spendita di parecchi milioni di euro investiti nell’ATO di Messina, con incontrollate assunzioni di personale per attività che non hanno mai avuto alcun seguito, o ancora la creazione di una serie di società satelliti dalle poco chiare competenze, con assunzioni di personale e acquisizioni di beni e forniture rigorosamente con denaro pubblico ma fuori da ogni controllo contabile.

Di fronte alla evidente necessità di affrontare questi delicati temi e di individuare non solo l’entità del danno ma anche i responsabili dello stesso, il centrodestra, in modo antidemocratico, ha rifiutato persino il prelievo della mozione senza valutare le gravi conseguenze che dalla mancata presentazione della querela da parte di chi ne ha titolo( ad es. il Presidente dell’AMIA) ne potranno derivare. Infatti la querela, nell’ipotizzato reato di false comunicazioni sociali, è condizione di procedibilità in mancanza della quale non solo non si può investigare e accertare il reato, ma è anche più difficile individuare i responsabili dei danni – anche se permane in capo alla Procura della Corte dei Conti un autonomo potere di accertare i danni all’erario-. Ugualmente è stato negato anche il prelievo di un’altra mozione, quella relativa alla sfiducia dell’assessore alle attività sociali Stefano Santoro. Ancora una volta il centrosinistra compatto, ha chiesto di discutere non solo dell’emergenza abitativa, ma, in generale, di tutte le questioni connesse con i servizi sociali e le carenze e le inadempienze dell’Amministrazione, anche di fronte a precisi obblighi che derivano dalla legge, come ad es. quelli relativi ai disabili, ai minori e agli anziani. L’assessore Santoro ammanta di desiderio di legalità la sistematica violazione dei più elementari principi di solidarietà sociale e nega, di fatto, l’erogazione dei servizi più elementari tra i quali il diritto all’alloggio. In questo contesto si inseriscono le ordinanze di sgombero di circa 100 nuclei familiari (tutti inclusi nelle relative graduatorie e aventi diritto agli alloggi popolari) che non tengono in alcun conto della presenza di altrettanti minori ai quali l’Amministrazione ha l’obbligo,invece, di garantire ogni forma di tutela.  Il centrodestra, nuovamente,  è stato sordo alla richiesta di aprire comunque un dibattito su questi argomenti ed ha votato contro il prelievo di questa mozione. Intorno all’una di notte, orario assolutamente inadeguato per affrontare una materia così importante, nonostante le richieste del centrosinistra di rinviare la relazione ad un orario mattutino, anche al fine di consentire al pubblico e agli interessati di essere presenti, l’assessore Mario Milone ha illustrato la delibera relativa al Peep (piano di edilizia economica e popolare), aprendo quindi di notte, con un’aula semivuota, la discussione su questo delicatissimo e importante argomento.


Il prossimo Consiglio Comunale è convocato per mercoledì 1 aprile con il seguente ordine del giorno:
  discussione del Peep (piano di edilizia economica e popolare)




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